E’ ormai ufficiale lo scioglimento del Comune di Maniace, avvenuto in un momento storico assai particolare a causa della pandemia covid 19. Il Comune è chiuso al pubblico, ma l’attività partita dalla Prefettura non si ferma. Lunedì pomeriggio, i tre commissari inviati dal Prefetto di Catania si sono insediati in Comune, portando con loro il decreto di scioglimento. Un atto che la stessa commissione ha notificato ai funzionari convocati in Comune, e che deve essere notificato a tutti i diretti interessati. Il decreto provvisorio, riporta che la decisione di scioglimento è stata valutata il 27 gennaio 2020, alla presenza del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza, con la partecipazione del Procuratore della Repubblica e della Direzione Distrettuale Antimafia, e del capo Centro della Dia. Se è stato deciso per lo scioglimento, dopo l’ispezione durata tre mesi, ci saranno state sicuramente importanti motivazioni. Nello stesso decreto, è specificato che «in attesa della pubblicazione del provvedimento di scioglimento sono sospesi gli organi del Comune di Maniace dalle cariche ricoperte nonché da ogni altro incarico connesso».
Poi, lo stesso provvedimento, incarica i viceprefetti Enrico Galeani e Caterina Minutoli, e il funzionario Alfio Pulvirenti alla provvisoria amministrazione dell’Ente. Questo provvedimento, chiude l’attività amministrativa del sindaco, Antonino Cantali, e della sua Giunta composta da Luigi Marino, Costantino Musarra, Rodolfo Arcodia e Giuliana Coci, oltre che il Consiglio comunale guidato dall’ex sindaco Salvatore Pinzone. Il sindaco, Nino Cantali, ieri pomeriggio ha ricevuto la notifica del decreto, anche se prima era stato informato verbalmente. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 20-05-2020