Protestano i lavoratori forestali di Maniace, insieme a tutti quelli della Provincia, per il mancato pagamento degli emolumenti relativi al mese di dicembre 2016, e dei primi tre mesi del 2017. Un gruppo di lavoratori, una ventina circa, guidati dal Consigliere Francesco Sanfilippo, sono stati ricevuti dal sindaco del Comune dei Nebrodi, per capire le loro ragioni, e cercare una soluzione immediata al grave problema. “I lavoratori da 4 mesi non ricevono soldi – dice il consigliere Sanfilippo – e ciò causa seri problemi nella vita quotidiana, chi ha mutui, bollette, o pagamenti vari, si trova in difficoltà. Non è ammissibile che ogni inizio anno ci siano sempre gli stessi problemi che impediscono alla gente una vita normale. Per lavorare si anticipano spese di benzina, auto e altre, ma se poi si riprendono a distanza di mesi tirare avanti diventa un problema”. Il Dirigente dell’Azienda Forestale di Catania, dott. De Marco, ha specificato che si tratta di passaggi obbligatori: “Ogni fine anno – dichiara – ogni azienda deve produrre una sorta di bilancio, in cui vengono evidenziati entrate, uscite, ed eventuali debiti o residui, solo dopo che tutte le Aziende forestali della Sicilia presentano questi documenti si procede con i pagamenti, che comunque dovrebbero avvenire a breve, probabilmente ai primi di maggio, già sono stati pagati due mesi agli operai a tempo indeterminato”. Passaggi obbligatori, che richiedono, come sempre, tempi lunghi e la solita burocrazia che invece di snellire le procedure le rende più difficoltose. “Gli operai hanno tutto il mio sostegno – dice il sindaco di Maniace Nino Cantali – non potere disporre dello stipendio ogni mese rende la vita più difficile, ma purtroppo è una situazione che non si riesce a cambiare, anche i Comuni vivono lo stesso disagio per i trasferimenti della Regione, mai puntuali o certi, ma nonostante tutto si cerca di sopravvivere e tirare avanti”. La stessa situazione vissuta dagli operai di Randazzo, Maletto, Bronte e di tanti altri paesi della Provincia, con migliaia di lavoratori, che hanno in questo reddito la loro unica fonte di sostentamento, e su cui, diverse famiglie, contano per tirare avanti. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 27-04-2017