Una giornata di festa che sancisce il passaggio, ormai imminente, tra la Commissione prefettizia e il ritorno alla normale Amministrazione. Una visita, quella del prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi a Maniace, che serve a fare sentire la presenza dello Stato in un Comune sciolto quasi due anni fa per infiltrazioni criminali, e che ora può rinascere scrollandosi un pesante fardello, grazie anche al lavoro dei commissari che ha dato un volto nuovo all’intero Comune. Ad attendere il prefetto c’erano i tre commissari, Minutoli, Pulvirenti e Galeani, Pippo De Luca, sindaco di Maletto, Salvatore Calì, sindaco di Cesarò, e Antonio Leanza vicesindaco di Bronte, accompagnati da assessori e consiglieri. Presente il capitano dei Carabinieri Nicolò Morandi, il comandante di Stazione Angelo Gentile, il comandante della Forestale, Antonino Montagno e il Maggiore Salvatore Musumeci della GdF. Con loro il Questore di Catania, Vito Calvino, e i dirigenti scolastici delle scuole di Maniace. Il Prefetto ha inaugurato un monumento appena costruito all’ingresso del paese, fatto con uno degli archi di Borgo Caracciolo, un villaggio sorto negli anni 40 all’interno del castello Nelson poi demolito dagli eredi dell’ammiraglio. È padre Galati artefice della nascita di questo Comune a prendere parola: «Due anni fa, ha detto, lo Stato ha quasi strappato il nostro stendardo, per delle vicende che poco hanno a che fare con gran parte della popolazione di Maniace, oggi, lo vedo rinascere all’ingresso del paese grazie alla Commissione, che ringrazio per il grande lavoro svolto».
Lavoro che nella Sala Consiliare è stato spiegato dai commissari: dalla pandemia, alle alluvioni, dai lavori di rifacimento di strade e dossi al monumento appena inaugurato e a quello dedicato ai caduti che a breve sarà completato, fino al rinnovo degli uffici, con cambiamenti nelle mansioni del personale, fino alla procedura di dissesto che permetterà alla nuova Amministrazione di ripartire senza creditori alla porta. Due anni di grande lavoro per i quali i commissari hanno voluto ringraziare dirigenti e dipendenti. Poi attimi dedicati alle scuole, che hanno cantato e suonato, e alcuni alunni hanno fatto delle domande al Prefetto. «Grazie per l’invito e per l’accoglienza ricevuta – ha dichiarato il prefetto –oggi sono qui per mostrare che lo Stato è presente, e nonostante quanto avvenuto due anni fa, oggi posso dire che a Maniace la criminalità non ha trovato più spazio. In questi due anni, non abbiamo fatto mancare il nostro supporto alla Commissione, infatti, in occasione degli eventi peggiori abbiamo mandato a Maniace anche l’esercito, per ripristinare i danni delle alluvioni. Ringrazio i Commissari, ma soprattutto i giovani, abbiate dei comportamenti che perseguono il bene Comune e avremo un futuro sicuramente migliore». LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 21-04-2022