
Come ogni anno, il 20 gennaio, la comunità religiosa di Maniace si ferma per festeggiare il patrono San Sebastiano Martire. Neanche la neve e il freddo hanno fermato i fedeli, guidati da Don Nunzio Galati e Don Antonino Portale. Una festa che raccoglie tutto il paese, nelle tradizioni portate a Maniace da Tortorici, paese di origine di tanti Maniacesi, dove nei tempi antichi si recavano a festeggiare. Poi, a partire dal 1937, fu comprata una statua di S. Sebastiano, e da allora si festeggia nel piccolo centro dei Nebrodi. Molte tradizioni si sono tramandate negli anni, come seguire la processione in abiti bianchi, a piedi scalzi (soprattutto le donne), i rami d’alloro, che rappresentano l’albero a cui S. Sebastiano fu legato e ucciso, la benedizione del pane, i vespri, e l’offerta di un vitello, che viene poi venduto e il ricavato usato per la festa. Momenti di religiosità, che iniziano dalla chiesa del Castello Nelson, S. Maria di Maniace, e che gira per tutte le contrade del paese. Domenica 24 la giornata conclusiva, con la statua che parte da Petrosino, e dopo un lungo giro, rientra in serata nella chiesa del Castello. Una tradizione che potete vedere sul nostro sito, grazie alle bellissime foto di Vincenzo Costanzo.