“Oltre il silenzio” Noi ci siamo, è il titolo del convegno svoltosi all’Istituto Alberghiero G. Falcone di Maniace, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e il femminicidio. Un’aula magna stracolma, ha ascoltato ed applaudito i tanti e qualificati interventi, aperti dalla dirigente Monica Insanguine. Dopo i saluti del sindaco, Nino Cantali, e dell’assessore alla Pubblica Istruzione di Maniace, Giuliana Coci, è stato l’avvocato Giovanna Caruso, del Telefono Rosa di Bronte, a spiegare alcuni aspetti legali per chi subisce questo tipo di violenza. Poi la testimonianza diretta di Luisa Santangelo, giornalista e coordinatrice della redazione di Catania di MeridioNews, che ha raccontato la vicenda di Stefania Noce, assassinata da Loris Gagliano nel dicembre 2011. Una vicenda amara, raccontata con tanti particolari, in quanto Luisa conosceva direttamente Stefania, visto che frequentavano entrambe la stessa Università. Infine le due testimonianze più toccanti, quella di Giuseppe Valenti, padre di Veronica Valenti, assassinata nel 2014 da Gora Mbengue, ragazzo con cui aveva una storia e che voleva lasciare. L’uomo, un senegalese, la uccise con circa 60 coltellate, ed è stato condannato a 30 anni di carcere in due gradi di giudizio. Con il signor Valenti, visibilmente emozionato per l’amara ricostruzione dell’accaduto, la sua compagna, che ha ripercorso con lucidità ed emozione, la fase finale della vita di Veronica, uccisa barbaramente per amore. Vicende che fanno riflettere, e capire come a volte l’amore si trasformi in odio, o addirittura in tragedia. Per questo l’invito rivolto ai ragazzi, è stato proprio quello di denunciare i comportamenti sospetti, senza paura, e prima di addentrarsi in un tunnel senza ritorno. Ricordi amari, talvolta anche crudeli, che ci devono fare riflettere e sperare in un futuro migliore, con meno violenza e più comprensione.