Si rialza il sipario dopo anni di silenzio e oblio, sul ponte sopra il torrente Saracena, tra le contrade Chiusitta e Tre Aree, che unisce i territori di Bronte e Randazzo. È proprio il torrente a segnare i confini dei due Comuni, con il ponte che, realizzato diversi anni fa, da inizio 2012 è chiuso per inagibilità, rendendo difficile il percorso per arrivare all’area attrezzata e al lago di Tre Aree. Un danno enorme per tantissimi cittadini: per gli amanti della natura, per i tanti turisti o semplici cittadini che, specie nei giorni festivi, raggiungevano l’area attrezzata per passare una giornata all’insegna della natura, per gli operai forestali che hanno enormi difficoltà a raggiungere i cantieri ubicati dopo il ponte, se non con attrezzati fuoristrada. Ma soprattutto il ponte è un’opera importante a difesa degli incendi o in casi particolari di protezione civile. Diverse le riunioni effettuate negli anni passati, ma che non hanno fatto muovere una foglia. Il ponte resta inagibile e chiuso al traffico. Ora, il sindaco di Maniace, Nino Cantali, ha convocato una conferenza di servizi, a cui hanno partecipato il dottor De Marco con l’ispettore Grassia della Forestale, Angelo Spitaleri dell’Utc di Bronte, l’ass. Pillera di Randazzo, l’ass. Coci di Maniace, l’inge – gnere Lo Verde del Genio Civile di Catania, il presidente del Consiglio di Bronte, Nino Galati e il suo collega di Maniace Salvatore Pinzone. «Maniace ha subito un grosso calo turistico, sia per il ponte bloccato, sia per la chiusura del Castello per i lavori – dichiara Cantali – dobbiamo muoverci per ripristinare il transito del ponte, e la prima cosa che faremo è di chiedere alla Regione di effettuare un collaudo statico, finora mai eseguito, per capire che livello di solidità ha la struttura». LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 31-10-2018