L’idea di realizzare una fontana pubblica dove la gente può scegliere se approvvigionarsi di acqua liscia o frizzante, il sindaco di Maniace, Salvatore Pinzone Vecchio, non l’ha ancora accantonata. Per adesso, però, ha deciso di concentrare sforzi ed economie per rendere potabile l’acqua che dall’acquedotto arriva direttamente nelle case dei suoi concittadini. Il sindaco, infatti, attraverso un mutuo ha procurato i 70mila euro che servono per completare i lavori delle vasche di accumulo dell’acqua che arriva dalla sorgente Schicci e che si trovano nella parte alta di contrada Petrosino. «Proprio così – afferma il primo cittadino – i lavori complessivamente costano circa 89mila euro, ma 20mila ci rimangono dalle economie di progetto che ci deve la Regione siciliana, il resto lo vogliamo realizzare noi». Per Pinzone Vecchio questi lavori sono solo la prima fase di un progetto che dovrebbe portare nei rubinetti delle case acqua potabile. La comunità maniacese, infatti, attinge acqua da tre fonti superficiali (Biviere, Mastromiceli e Schicci) che portano nei rubinetti delle abitazioni acqua piena di terriccio utile solo per scopi igienico-sanitari. Di conseguenza, chi non decide di comprare l’acqua è costretto a recarsi in quei paesi dove questa è buona e fare scorta. «E noi per interrompere questa tradizione – continua il sindaco – stiamo già esaminando 2 progetti per istallare all’uscita dei serbatoi dei depuratori. Certo, affinché l’acqua sia completamente depurata anche dalle impurità della rete sarebbe necessario istallare un altro piccolo impianto all’ingresso di ogni utenza, ma questo – conclude – è un argomento che presto affronterò confrontandomi con i miei concittadini».
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 04-10-2011