In due picchiano con rabbia l’uomo che in Tribunale aveva testimoniato contro un loro zio: l’episodio si è verificato il giorno di Pasquetta sui Nebrodi, nei pressi dell’area attrezzata del lago «Tre aree», in territorio di Randazzo, ma facilmente raggiungibile in auto da Maniace. Era ormai pomeriggio quando Antonino Bontempo Scorciatore, 43 anni, pregiudicato, insieme con un 17enne, entrambi di Maniace, incontra il compaesano che, ormai parecchio tempo fa, aveva testimoniato in Tribunale contro uno zio di Bontempo Scorciatore. L’uomo si trovava bordo del proprio «quad» nei pressi del lago, in compagnia di altri amici, quando i due aggressori lo hanno chiamato per discutere di fatti che lo interessavano. Evidentemente, nonostante fossero trascorsi parecchi anni, l’acredine e la rabbia dei due contro l’uomo non era per nulla scemata, tant’è che dopo pochi minuti dalle parole si è passati ai fatti. Bontempo, infatti, ha improvvisamente aggredito alle spalle la vittima, colpendolo alla nuca con una grossa pietra e facendolo rovinare a terra. Poi ha continuato a infierire sull’uomo, assestando con una forza inaudita calci e pugni assieme al minore, che nel frattempo si era buttato nella mischia. Solo quando l’uomo è rimasto a terra inerme i due hanno desistito. La vittima, trasportata all’ospedale di Bronte, è stata giudicata guaribile in 21 giorni per una frattura al dito della mano destra, contusioni multiple e un brutto trauma cranico che ha costretto i medici a tenerlo a lungo in osservazione. I carabinieri, avvertiti dai familiari dell’uomo aggredito, hanno cominciato a indagare, raccogliendo tutte le informazioni necessarie per fare luce sull’accaduto. Così è bastato poco per individuare e rintracciare gli aggressori. Bontempo è stato arrestato e trasferito nel carcere catanese di piazza Lanza, il giovane solo denunciato. Entrambi, però, dovranno rispondere di lesioni personali aggravate e minacce. P. Z.
FONTE LA SICILIA 07-04-2010