Scambio culturale e gastronomico, fra lo Sprar di Bronte, e l’Istituto alberghiero “G. Falcone” di Maniace, grazie a un progetto che prevedeva uno scambio di ricette, e la preparazione di piatti tipici, fatti dai ragazzi della scuola, coadiuvati dagli ospiti dello Sprar. E così, per due giorni, i giovani si sono incontrati, lavorando fianco a fianco e impegnandosi a preparare dei gustosi manicaretti. Dalla caponata Italiana, alla Bakawla della Siria, passando per le polpette della Sierra Leone, al Pollo Pakistano, al Kalluun della Somalia e al pane in diverse forme. Molti piatti semplici, con ingredienti tipici che provengono dalle culture locali, spesso povere. Come il pollo, il riso, o il kebab, elementi basilari di una cucina povera, in cui il pesce diventa un lusso. Uno scambio culturale in cui uno degli ospiti dello Sprar, ha voluto raccontare la sua esperienza. Dal viaggio nel deserto all’imbarco su uno dei barconi della speranza, fino ad un quasi naufragio, da cui è stato salvato dalle navi della Marina italiana. Il progetto è stato voluto e coordinato dalla Dirigente dell’alberghiero, Monica Insanguine, dalla Responsabile dello Sprar, Tiziana Tardo, e dal sindaco di Bronte Graziano Calanna, assente per motivi istituzionali, ed il cui saluto è stato portato dal consigliere Samanta Longhitano. Presente Nino Cantali, sindaco di Maniace. Alla fine, è stata tagliata una grande torta, per festeggiare i tre anni di attività dello Sprar. Luigi Saitta Fonte “La Sicilia” del 03-12-2017