Cinque ex amministratori non potranno candidarsi alle prossime elezioni amministrative. Questo l’esito del processo che ha fatto seguito allo scioglimento del Comune di Maniace, e che sbarra la strada, per due legislature, a una parte della Giunta e all’ex sindaco Salvatore Pinzone, che al momento dello scioglimento era presidente del Consiglio. La Prima Sezione Civile del Tribunale di Catania, presieduta dal dott. Massimo Escher, e composta dai giudici Maria Acagnino e Cristiana Delfa, ha ritenuto incandidabili l’ex sindaco Antonino Cantali, e gli assessori Luigi Marino Gammazza, Rodolfo Arcodia Pignarello, Costantino Musarra Amato, e Salvatore Pinzone Vecchio, sindaco dal 2005 al 2015. Come previsto dalla legge, per due legislature non potranno candidarsi alle elezioni amministrative. Inoltre, sono a loro carico parte dei rimborsi processuali, pari a 7.550 euro. Sono state invece rigettate le incandidabilità di Giuliana Coci, ex assessore, dell’ex vice presidente del Consiglio Tiziano Rizzo, e degli ex consiglieri Alessandro Pinzone Vecchio, Lucia Lupica Rinato, Francesco Sanfilippo Frittola, Sebastiano Galati, Francesco Conti Taguali, Mara Tilenni Dianni, Maria Chiara Triscari, Giovanni Bontempo ed Erika Parasiliti Rantone. Una vicenda, che ancora oggi appare poco chiara, e che nelle 56 pagine di ordinanza del Tribunale ricostruisce in parte le colpe per ognuna delle parti interessate.
Appalti affidati a ditte senza le necessarie certificazioni, alcune delle quali con parenti in seno all’Amministrazione, controlli assenti, specie quelli antimafia, ed affidamenti diretti senza nessun criterio nei lavori con importi bassi, sono alcuni tra i reati contestati. Nell’analisi, il Collegio dei giudici ha evidenziato per ogni imputato tutte le prerogative possibili, compresi gli anni di attività amministrativa, gli incarichi espletati, e i coinvolgimenti nell’inchiesta che hanno portato allo scioglimento dell’Ente avvenuto nel maggio 2020. Alla fine, solo per 5 di loro, che, come evidenziato, da oltre 20 anni facevano attivamente parte della vita amministrativa del paese, si è deciso di procedere con l’incandidabilità. «Aspetto di vedere la sentenza per pronunciarmi – dichiara l’ex sindaco Nino Cantali – ma di certo ho sempre combattuto la criminalità come specificato nella memoria difensiva che ho presentato». LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 09-09-2021