La storia della letteratura, ma anche del cinema, ci ha insegnato che la vendetta al femminile può anche essere terribile. Quante donne al grido “vendetta, tremenda vendetta” hanno ordito piani incredibili. Sarà perché il poeta Lord Byron scrisse “dolce è la vendetta, specialmente per le donne” o perché un filosofo come Nietzsche ebbe a dire che “nella vendetta e nell’amore la donna è più barbarica dell’uomo”, il risultato è che la vendetta al femminile nell’immaginario collettivo è sinonimo di spietatezza. E se in mezzo c’è una rivale in amore, ci si può attendere di tutto, anche che si decida di incidere sulla carrozzeria dell’auto della concorrente l’in – giuria più classica e spregevole che si può rivolgere ad una donna. Esattamente questo è accaduto a Maniace, dove una ragazza di 23 anni, accompagnata da tre amiche di età compresa tra i 19 e i 23 anni, ha danneggiato l’auto della sua rivale in amore di 22 anni, scrivendo con un chiodo sopra la carrozzeria la parola in dialetto “But – tana”. La vittima era tranquillamente seduta al bar quando la rivale, insieme alle altre ragazze, è arrivata a bordo di un’altra auto. Ha parcheggiato l’auto proprio vicino a quella della vittima in modo che la nascondesse e poi, con il prezioso aiuto delle sue amiche, impugnato un chiodo appuntito ed ha cominciato a scrivere sulla carrozzeria l’aggettivo certamente offensivo. La povera vittima, appena uscita dal bar, notando lo scempio, non ci ha pensato due volte e si è rivolta immediatamente ai carabinieri della locale Stazione per denunciare l’accaduto. I militari dell’Arma così hanno cominciato ad indagare e per prima cosa hanno visionato le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza attive all’esterno del bar dove era in sosta la vettura. Per loro non è stato difficile capire cosa era accaduto ed identificare l’autore della scritta, che ora è accusata di diffamazione e danneggiamento aggravato. P. Z Fonte “La Sicilia” del 05-05-2017