Un imprenditore edile di Maniace e 3 operai, che lo stavano aiutando, sono stati denunciati dai carabinieri della Compagnia di Randazzo. L’accusa è furto aggravato in concorso di materiale inerte di corsi d’acqua pubblici in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico. Utilizzando uno escavatore e un grosso camion, in contrada Sant’Andrea, in una zona non lontana dalle abitazioni di Maniace, i 4 sono stati sorpresi a scavare sul greto del torrente Martello per estrarre e portare via pietre da utilizzare presumibilmente in edilizia. Attività che ricordiamo è vietata dalla legge, perché gli alvei dei torrenti sono aree demaniali sottoposti a diversi vincoli, fra cui quello paesaggistico, senza considerare che lavori di estrazione di sabbia e pietre senza controllo può comportare la deviazione del corso d’acqua. I quattro avevano quasi riempito l’autocarro quando sono arrivati i carabinieri della locale stazione e del radiomobile che li hanno bloccati. Adesso il quartetto rischia un’ammenda che potrebbe anche essere sostanziosa. Le indagini, però, non sono finite qui. I carabinieri vogliono capire se si sia trattato di un furto isolato o se l’imprenditore abbia in passato estratto materiale inerte lungo i torrenti di Maniace. Inoltre è al vaglio degli investigatori la reale posizione dei tre operai. Ufficialmente. questi, stavano aiutando l’imprenditore, ma i carabinieri vogliono verificare il reale rapporto di lavoro che questi avevano con l’imprenditore, al di là di quello che i documenti ufficiali confermano. Una operazione questa avviata per la salvaguardia dell’ambiente e che rischia di avere altri risvolti. P.Z. Fonte “La Sicilia” del 05-04-2014