Non approvano la situazione di dissesto deliberata dai commissari prefettizi, alcuni ex amministratori del Comune destituiti dalla loro carica lo scorso maggio. Ad inviare una lettera sono 4 componenti della Giunta, tra cui l’ex sindaco Nino Cantali, e 4 componenti del decaduto Consiglio comunale che, a loro dire, affermano che il dissesto poteva benissimo essere evitato. «Apprendiamo che è stato dichiarato il dissesto – scrivono – una scelta drastica e penalizzante per il nostro Comune che poteva essere evitata. Prima di questa operazione, si poteva provare a percorrere una strada diversa, tra cui il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, o meglio ancora, avviare una procedura di riequilibrio che fatta con criterio, poteva diventare la strada migliore. «Inoltre – continua la missiva – leggendo la delibera si nota che si parla di residui attivi difficilmente esigibili, una situazione che doveva venire attenzionata meglio. Tra l’altro, diversi Comuni della Provincia, sono nella stessa situazione, ma nessuno di loro ha ancora dichiarato il dissesto. Possiamo affermare che non esistono obbligazioni assunte da parte dell’Amministrazione per incarichi professionali, spese legali o utenze che il Comune non doveva e non dovrà pagare.
Resta il rammarico per una situazione che coinvolge il Comune e i cittadini, che poteva essere gestita diversamente, se non arrivava lo scioglimento dell’Ente. Senza fare polemica, da ex Amministratori vogliamo solo dire che la situazione non è così nera come descritta, e ci auguriamo che la situazione attuale, porti davvero un miglioramento per la nostra città». A breve, in un’aula di Tribunale si discuterà del procedimento di scioglimento avvenuto lo scorso maggio. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 02-04-2021