L’entusiasmo non gli manca di certo. Si divide tra il lavoro nella tipografia di famiglia, a Bronte, e il Carlentini Calcio, società che gli ha permesso di debuttare in Eccellenza. Marco Saccullo ha sempre il sorriso sulla bocca, suo grande pregio, ma possiede anche un bel vizietto… quello del gol facile, come confermano le cifre di questi anni. Dopo aver segnato a grappoli, nella sua Ciclope Bronte, dalla Prima Categoria in Promozione, con la tripletta segnata al Gela domenica ha raggiunto quota 10 nella classifica dei cannonieri, un risultato non da poco per l’attaccante etneo, classe 1994, che sta vivendo a sua prima esperienza in questo campionato.
Come valuta la stagione a Carlentini? «Molto importante e mi ha segnato in questa fase della mia carriera calcistica in modo positivo. Mi ha dato la possibilità di essere protagonista in Eccellenza, campionato che volevo giocare per comprendere le mie reali potenzialità. All’inizio non nascondo che avevo un po’ di paura ad affrontarla, non ne conoscevo le insidie della categoria. Poi mi sono sbloccato, sono riuscito a superare le difficoltà iniziali. Ho conosciuto un ambiente eccezionale che mi ha messo a mio agio, una dirigenza un tecnico sempre presenti, tifosi appassionati. In campo ho solo pensato a dare il massimo».
La salvezza sembra ormai raggiunta. «Non l’abbiamo ancora conseguita, ma siamo sulla buona strada, abbiamo cominciato nel migliore dei modi il 2020. Ma non dobbiamo abbassare la guardia».
È arrivato già in doppia cifra (ha segnato anche un gol in Coppa e uno al Milazzo, che poi si è ritirato), quante dediche da fare? «Alla mia famiglia, a mio padre che è stato da sempre il mio primo tifoso e a mio fratello. Grazie a loro riesco a conciliare il tutto con l’impresa di famiglia, in tipografia. La mia splendida famiglia mi ha permesso di poter vivere un anno così importante. E, poi, ricordo i miei amici tifosi che mi seguono da Bronte ogni domenica a Carlentini. A loro un grazie speciale».
Lei ha giocato nel Paternò, che sta guidando il girone B di Eccellenza. «I numeri parlano per la mia ex squadra, che deve fare attenzione al Città Sant’Agata. Sono convinto che vincerà, lo merita. Stimo il presidente Mazzamuto, persona straordinaria. Ho avuto l’onore di giocare in Promozione con lui. Come Mazzamuto ho trovato a Carlentini Vinci, un massimo dirigente appassionato e molto serio».
Il suo Ciclope Bronte cerca la salvezza in Promozione. «Bronte è e sarà sempre un punto di riferimento, un trampolino di lancio senza il quale oggi non mi ritroverei dove sono. Spero con tutto il cuore che riesca a centrare la salvezza perché la Promozione è stata fortemente voluta. Nella Ciclope giocano mio fratello, tanti miei amici e vecchi compagni di squadra, guidati dai dirigenti appassionati. Tifo per loro». Nunzio Currenti Fonte “La Sicilia” del 05-02-2020