È stato un anno intenso, quello che sta per concludersi, per i vigili del fuoco del distaccamento locale. Fondamentale il loro apporto, non solo nelle attività tradizionali (soccorsi, incendi), ma anche in quelle legate alla necessità di contenere la pandemia. Infatti, i compiti istituzionali sono stati assolti grazie all’impegno del personale, sceso in campo anche per eventi straordinari a causa del coronavirus. Infatti, nonostante il periodo di emergenza e di lockdown, il Comando del distaccamento dei vigili del fuoco mojese in questi mesi ha garantito la continuità dei servizi all’hinterland valligiano, e non solo, svolgendo varie attività. L’impegno dei vigili del fuoco nel corso del 2020 è stato profuso prevalentemente per interventi di soccorso in ambienti civili, ma anche a salvaguardia del patrimonio. Da rilevare che il numero complessivo delle attività di soccorso è perfettamente in linea con quello degli anni precedenti, circa 400, ciò a significare la conferma dell’importanza che assume la scelta di impegnare uomini e risorse per garantire la sicurezza a presidio del territorio.
«Ma il vero cuore di un anno di attività dei vigili del fuoco si traduce in cifre operative. Il bilancio che possiamo trarre è senza dubbio positivo – riferisce il capo del distaccamento locale Sebastiano Paratore – grazie all’impegno del personale, infatti, abbiamo garantito su più fronti i servizi ai cittadini, assicurando il nostro contributo a chi ci ha contattato». Anche l’Amministrazione di Bruno Pennisi, da tempo, ha preso un impegno nei confronti del distaccamento concretizzatosi nella ristrutturazione della sede e realizzazione di un’autorimessa finalizzata a garantire un’idonea collocazione degli automezzi in dotazione. «Tenendo come punto fermo l’incessante attività svolta, siamo orgogliosi dei nostri vigili – conclude il sindaco Bruno Pennisi – per l’impegno profuso, la disponibilità e la professionalità dimostrate in ogni occasione. Il raggiungimento di importanti obiettivi è riconosciuto e apprezzato sia da parte della cittadinanza che delle istituzioni del territorio». ALESSANDRA IRACI TOBBI Fonte “La Sicilia” del 23-13-2020