Era ampiamente previsto: con l’imbrunire la neve caduta lunedì si è trasformata in ghiaccio con le temperature che hanno raggiunto i 4 gradi sotto lo zero. Ed i disagi non sono mancati. La Ss 284 fra Bronte e Randazzo si è trasformata in una trappola anche per gli operai dell’Anas. Intorno le 20 i vigili del fuoco di Maletto sono stati chiamati per soccorrere l’ambulanza del 118 di Randazzo, rimasta bloccata nei pressi del bivio per Maletto dove, per colpa del vento, si sono accumulati circa 80 centimetri di neve. L’ambulanza fortunatamente era al rientro dall’ospedale di Bronte e quindi nessun problema per il paziente, ma quando i pompieri sono arrivati sulla statale si sono accorti che in panne erano rimaste anche una decina di vetture, fra cui anche quella dell’Anas con a bordo l’autista che stava accorrendo per mettere in funzione lo spazzaneve. Bloccata anche l’auto della ditta che dalla costa ionica ogni giorno trasporta i pasti all’ospedale di Bronte, con i pazienti che hanno potuto cenare grazie al personale dell’hotel Parco dell’Etna, che avvertiti dal vertice dell’ospedale, hanno preparato e distribuito i pasti. Solo intorno la mezzanotte il traffico sulla statale è stato sbloccato. Disagi a Maniace, dove circa 400 residenti delle contrade Sant’Andrea, Semantile, Pezzo e Taiti sono rimasti isolate dalle 21 di lunedì fino a ieri mattina. «E’ caduta tanta neve – ci dice il vice sindaco Cantali – subito con dei trattori cingolati di alcuni privati abbiamo liberato le strade principali e le contrade dove sapevamo c’erano pazienti a letto. Ieri mattina abbiamo finito il resto». Serata difficile anche per due turisti inglesi. Dopo aver fatto una gita in auto a Bronte, volendo tornare in albergo a Giardini Naxos, guidati dal navigatore, a Randazzo hanno imboccato la strada provinciale “Quota 1000” in direzione Linguaglossa. Dopo qualche centinaio di metri sono rimasti bloccati dal ghiaccio e completamente al buio. Lanciato l’allarme, una squadra formata dal comandante della Polizia municipale di Randazzo, Gaetano Cullurà e dai componenti della Protezione civile Salvatore Lombardo e Nino Germanà, li ha portati in salvo. Disagi un po’ in tutta l’Etna. Una famiglia di Messina è rimasta bloccata per due giorni in un rifugio a Piano Vetore nel versante sud dell’Etna. A salvarli ci hanno pensato gli uomini del Corpo Forestale. Padre e figlia (di 15 anni), invece sono rimasti bloccati nella propria autovettura in contrada Miria a Biancavilla, a circa 1.100 metri di quota, a causa di una forte bufera di neve. Grazie ai militari della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Catania, sono tornati a casa. Infine, la Protezione civile ha soccorso a Milo una comitiva di amici rimasta bloccata dopo aver festeggiato un 18° compleanno.
Gaetano Guidotto; Luigi Saitta Fonte “La Sicilia” del 11-02-2015