Dopo l’inattesa sospensione, dovrebbero riprendere oggi gli interventi nel reparto di Chirurgia dell’ospedale “Castiglione Prestianni”. L’Asp 3 di Catania, infatti, attraverso una nota prima ha spiegato cosa sia realmente accaduto, provocando la preoccupazione dei sindaci di Randazzo e Maletto e poi ha annunciato che già oggi le attività dovrebbero riprendere, in sinergia con il reparto di Anestesia e Rianimazione di Biancavilla. “Riprogrammata – si legge nella nota – l’attività di Anestesia e Rianimazione all’ospedale di Bronte. Prevista già oggi la ripresa degli interventi chirurgici. Nei giorni scorsi, a causa dell’improvvisa e contestuale assenza per malattia di due anestesisti e di altri due per astensione obbligatoria, sono state sospese nel presidio brontese le attività di assistenza anestesiologica in elezione (ovvero gli interventi programmati). Garantiti, invece, tutti i servizi essenziali, quelli in emergenza-urgenza, la guardia attiva e il Punto nascita. Per far fronte alla criticità la Direzione Strategica dell’Asp di Catania ha dato mandato al direttore del Dipartimento di Emergenza di provvedere tempestivamente a garantire la ripresa dell’attività programmata, assicurando, in sinergia con il reparto di Anestesia e Rianimazione di Biancavilla, la turnazione degli anestesisti, fino al rientro in servizio degli operatori del reparto”. Una dichiarazione che rassicura momentaneamente il territorio, ma che non spegne le polemiche. Il problema degli anestesisti in ospedale non è nuovo. Da anni si ripropone ripetutamente, soprattutto quando è periodo di ferie. Gli anestesisti impegnati a Bronte, infatti, sono al minimo. E quando qualcuno manca improvvisamente, è vera emergenza. L’Asp ha sempre affermato che non si trovano anestesisti da impiegare, con il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, che però sull’argomento punta severamente il dito nei confronti dell’organizzazione degli ospedali nel territorio. Per Firrarello rasenta l’assurdo il fatto che vi siano ospedali dove gli anestesisti sono in esubero ed altri dove non si riesce a coprire i servizi essenziali. “La sanità siciliana – afferma infatti – non può accettare quanto accaduto all’ospedale di Bronte. Non è possibile che ci siano medici che si rifiutano a lavorare negli ospedali di periferia come Bronte, Militello e Caltagirone. I cittadini di questi comprensori hanno il diritto di essere curati. E quello che è successo a Bronte ha dell’incredibile; com’è possibile che la carenza degli anestesisti riesca a condizionare la funzionalità di un ospedale intero al servizio di una vasta comunità montana, quando al Policlinico, al Garibaldi ed al Cannizzaro di Catania gli anestesisti sono in esubero? Com’è possibile che non si trova un anestesista disposto a lavorare in periferia?
Allora dobbiamo cambiare sistema. Bisogna bandire concorsi riservati ai singoli ospedali e, nel caso in cui i medici decidano di non partecipare, individuare sistemi vincolanti che distribuiscano in tutta l’Asp le professionalità. Fino a quando questo sistema non verrà attuato è bene che chi di dovere trovi il modo per garantire le professionalità nei reparti per lungo tempo e senza interruzioni. Che a Bronte manchino medici lo si sa da sempre. Io stesso giorni fa ho inviato al direttore dell’Asp 3 di Catania, dott. Maurizio Lanza, una lettera particolarmente preoccupata, ricordandogli che sono parecchie le professionalità mediche che mancano. Non possiamo continuare così. Basta con le soluzioni tampone ed i trasferimenti temporanei. Bisogna individuare una soluzione definitiva”.
Ed oggi alle 12 si svolgerà un vertice in ospedale. Lo ha organizzato il sindaco di Maletto, Pippo De Luca, invitando il direttore generale dell’Asp, Maurizio Lanza, quello sanitario Antonino Rapisarda e dell’ospedale di Bronte, Salvatore Pillera. Sarà presente ovviamente il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, assieme ai colleghi di Randazzo, Cesarò, San Teodoro e i commissari di Maniace. “Ci fa piacere – afferma De Luca – che il servizio torna attivo, ma oggi i sindaci chiederanno che una volta per tutte il problema del personale medico e non di Bronte venga affrontato. Non vogliamo più soluzioni temporanee, chiediamo che il problema degli anestesisti e dei medici che mancano venga risolto definitivamente”. L.S. Fonte “La Sicilia” del 04-01-2021