Sono ancora in attesa dei pagamenti dei buoni scuola, alcuni cittadini di Paternò, che, recandosi in banca, anche dopo la paziente attesa del turno, si sono visti negare il pagamento. La vicenda ha degli aspetti surreali, e che, specie in questo periodo di vacche magre, vede aumentare il disagio dei cittadini, specie di chi ha perso il lavoro e magari vedeva in quei soldi un punto di appoggio per la spesa e spese incombenti in questi giorni difficili. A raccontare la vicenda è una mamma di 46 anni, con due figli, di cui una disabile, che ha dopo avere ricevuto, alla fine di febbraio, l’avviso, il 25 marzo, data in cui doveva ricevere i soldi, appena si è presentata allo sportello bancario, gli hanno chiaramente detto che i soldi non c’erano. La stessa cosa è capitata, nella stessa filiale, a un 38 enne sempre di Paternò. La cosa non è tanto chiara, e subito ci siamo premurati di contattare la filiale Unicredit di Paternò. Assente il direttore, ci ha garbatamente risposto una impiegata, che ci ha riferito che i soldi non sono presenti in banca, per mancanza di copertura del mandato. Neanche l’addetto stampa ha risposto alla telefonata da noi effettuata.
Immediatamente abbiamo contattato la Regione, che ha emesso i buoni scuola, e la risposta del dott. Mario Zappia, capo di Gabinetto vicario all’assessorato alla Famiglia, è stata chiara e precisa: «L’assessorato diretto dal professore Lagalla ha mandato in pagamento circa 6000 buoni scuola, che hanno la copertura finanziaria, l’assessore ha diramato una nota di pagare a scaglioni i buoni per evitare assembramenti negli sportelli bancari, ma i soldi non sono mai stati ritirati, abbiamo solo preso i soldi non spesi in vari capitoli, per aiutare con i buoni spesa». Un chiarimento inequivocabile che dovrebbe servire a chiarire la situazione. A questo punto, è lecito sapere, soprattutto dalla banca, quando gli utenti ne potranno usufruire. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 08-04-2020