“Pippo, ti supplico, non mi lasciare”. A nulla è valsa l’invocazione della donna che ha visto morire nel giro di qualche secondo davanti ai propri occhi il marito nell’incidente stradale avvenuto ieri, poco prima di mezzogiorno, lungo la Statale 284, nel bivio “Scalilli” in territorio di Paternò. A perdere la vita sul colpo Giuseppe D’Agate, 55enne adranita, autista, padre di quattro figli, amante di musica e radio, alla guida della propria auto – una Renault Scenic – con a bordo la donna di 50 anni trasportata d’urgenza, sotto shock, in elisoccorso, nell’ospedale “Cannizzaro” a Catania, dove si trova ricoverata in prognosi riservata per trauma cranico e addominale. Lo scontro frontale, in una curva, con un altra auto (Fiat Grande Punto) sulla quale viaggiavano – in direzione opposta, verso il capoluogo etneo – due paternesi rimasti feriti. Entrambi un settantacinquenne e un sessantaduenne, sono stati condotti in ambulanza al “Vittorio Emanuele” e al “Garibaldi”. Uno ha perso il dito della mano sinistra, l’altro ha riportato ferite lievi. La Megane Scenic, verso Adrano, dopo l’impatto ha finito la corsa sospesa sul guardrail con le due ruote posteriori del mezzo in bilico. La Fiat, invece, completamente sottosopra con all’interno l’uomo e la donna che procedevano verso Catania. A intervenire sul posto, oltre l’elisoccorso, tre ambulanze, i vigili del fuoco del distaccamento paternese, gli agenti della polizia municipale di Santa Maria di Licodia e di Biancavilla insieme con i Carabinieri della Compagnia di Paternò. Ai militari sono affidate le indagini per ricostruire la dinamica dell’incidente e capire eventuali responsabilità da parte dei conducenti di entrambi i mezzi. Intanto, un uomo ha finito i propri giorni sull’asfalto. Pippo, così come lo chiamavano in molti, ha perso la vita in quella Ss 284 ormai tristemente nota come “la strada della morte”. Intanto la città di Adrano è sotto choc. “Mi dispiace, sono addolorato – sottolinea il sindaco, Pippo Ferrante -. Di Pippo ho un ricordo molto bello di amicizia, con lui ho condiviso parte della mia gioventù. Mi stringo al dolore della famiglia e resto a disposizione per qualsiasi esigenza”, conclude il primo cittadino adranita.
Agnese Virgillito Fonte “La Sicilia” del 11-07-2014