Inizia come meglio non potrebbe per il versante nord dell’Etna il mese di marzo. Lunedì, infatti, non solo verrà consegnata all’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte la nuova ambulanza, dotata di unità di rianimazione, ma verranno inaugurati il nuovo Pronto soccorso e la nuova Tac a 64 strati. Per Bronte e per tutti i Comuni che gravitano attorno alla Città del pistacchio un momento importante. Non a caso, a tagliare il nastro inaugurale, alle 10 in ospedale, saranno il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore regionale della Salute Ruggero Razza. Con loro sarà presente l’intera dirigenza dell’Asp 3, guidata dal direttore Maurizio Lanza, ed il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, che per l’occasione ha invitato i colleghi primi cittadini dei Comuni di Randazzo, Maletto, Cesarò, San Teodoro, Santa Domenica Vittoria, Floresta, Roccella Valdemone, Malvagna, Castiglione e Moio Alcantara, oltre ai commissari straordinari del Comune di Maniace. «E non poteva essere diversamente – afferma subito Firrarello –. L’ospedale è al servizio dell’intero territorio. Un territorio di montagna che si è sempre battuto a difesa dell’ospedale e attraverso di esso del diritto alla salute dei cittadini. Tante le battaglie compiute assieme per difendere la struttura e per chiedere quello che finalmente oggi inauguriamo.
Ringrazio il presidente Musumeci e l’assessore Razza per aver dato al territorio non questo solo nuovo Pronto soccorso, ma anche la Tac e la nuova ambulanza, che da anni chiediamo con forza». E in effetti, con il nuovo Pronto soccorso l’ospedale fa un bel salto di qualità. Grande ben 600 metri quadri, avrà “camera calda”, che consente di effettuare il passaggio del paziente dall’ambulanza all’ospedale in un ambiente chiuso e riscaldato, 4 posti letto in più rispetto a prima e 3 ambulatori cui far accedere i pazienti: uno per i codici bianchi e verdi, un altro quelli in codice giallo e il terzo per i pazienti in codice rosso. Stesso discorso vale per la Tac. Quella ad appena 6 strati, che per troppo tempo è stata attiva a Bronte provocando tanti problemi, non è riuscita funzionare stoicamente fino al giorno dell’inaugurazione di quella nuova. Per questo motivo è già in funzione da tempo, migliorando esponenzialmente la qualità del servizio di Radiologia.
La nuova ambulanza con la rianimazione poi abbasserà l’età media dei mezzi di soccorso in dotazione all’ospedale che in effetti è troppo alta. «Questo – conclude Firrarello – a dimostrazione che il livello dei servizi ospedalieri non è all’altezza delle aspettative di un territorio montano che vanta quasi 50mila abitanti. Ritengo che la presenza di Musumeci e Razza sia sinonimo di una inversione di tendenza, di una maggiore attenzione verso questo ospedale, che deve essere potenziato nei servizi e impinguato di personale medico e non. Credo che marzo – ribadisce – possa rappresentare uno spartiacque fra un passato da dimenticare e un futuro che per prima cosa deve vedere completare i lavori di ristrutturazione iniziati nel 2006. Noi per l’ospedale ci batteremo sempre». Fonte “La Sicilia” del 26-02-2021