L’ Etna con la sua imponenza per sottolineare che è il vulcano attivo e più alto d’Europa. I monti Nebrodi con la loro flora che, più ci si arrampica verso l’alto, più diventa ricca e rigogliosa, popolata da una fauna selvaggia ed affasciante. Ed infine la Valle dell’Alcantara con la sua morfologia modellata dall’irruento scorrimento nei secoli delle acque del fiume. Tre territori e tre brand diversi, “forgiati” in un unico strumento di sviluppo economico guidato dai sindaci, oggi più che mai chiamati all’unione per individuare la giusta strategia di crescita e contrastare la marginalizzazione territoriale ed i fenomeni di declino demografico. Tutto questo è l’Area Interna “Etna, Nebrodi, Alcantara” costituita dai Comuni di Bronte, Randazzo, Castiglione di Sicilia, Maletto e Maniace della provincia di Catania, e dai Comuni di Malvagna, Moio Alcantara, Motta Camastra, Roccella Valdemone, San Teodoro, Cesarò, Francavilla di Sicilia e Santa Domenica Vittoria della provincia di Messina. Un territorio all’apparenza eterogeneo, ma che ha trovato nell’unione dei sindaci quel collante necessario a valorizzare le proprie risorse e creare uno sviluppo comune senza penalizzare la propria indentità. Con le Aree interne a loro, infatti, il legislatore ha deciso di affidare direttamente le risorse comunitarie, affidandogli quel ruolo di ente intermedio che fino ad oggi è stato ricoperto principalmente dalla Regione. E se i tredici sindaci, con le risorse che otterranno, hanno anche in mente di proporre qualcosa che si realizzi nel proprio territorio, più o meno tutti sentono che per garantire crescita economica bisogna migliorare la mobilità su gomma e su rotaia, da e verso la costa.
Questo è emerso durante il convegno organizzato dalla “Dse pubblicità”, nel ristorante Fontana Murata di Maletto alla presenza dell’editore del nostro quotidiano, Domenico Ciancio, del direttore Antonello Piraneo e di Paolo Oliveri direttore della “Dse pubblicità”, dove i tredici sindaci dei Comuni hanno suggellato la volontà di un’ “unione” che sa anche di riscatto, perché così potranno essere ascoltati in quei tavoli dove fino ad oggi le aree interne non hanno avuto voce. Ed i sindaci hanno nominato presidente e vice presidente della Convenzione fra Comuni istituita per individuare la strategia rispettivamente il sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi e quello di Maletto, Giuseppe Capizzi. «Obbiettivo principe di questa Area interna – ha affermato il primo cittadino di Maletto – è dare vita finalmente a quella programmazione extra territoriale che permetta di distribuire le risorse in maniera equa». «Stiamo iniziando un’avventura. – ha aggiunto il sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi – Ci godiamo un traguardo con l’obiettivo di invertire, attraverso le somme messe a disposizione del legislatore europeo e nazionale, la tendenza di decrescita demografica ed economica».
«Il progetto è ambizioso – ha affermato il sen. Pino Firrarello – Ogni Comune è chiaro punta a soddisfare le esigenze dei propri cittadini e sono tanti i progetti che potrebbero essere realizzati. Ma se penso a quello cui realmente bisognerebbe battersi è la realizzazione della metropolitana fino a Randazzo». Un progetto che piace pure a Franco Parasiliti, sindaco di Maniace: «Ci sono tredici Comuni – ha aggiunto – che adesso possono definirsi un unico popolo». Ed il nostro giornale è al fianco dei cittadini e quindi pronto a sostenere il necessario sviluppo del territorio. «Ci affacciamo sul territorio per sostenerlo. – ha affermato il nostro direttore Antonello Piraneo – Pronti a formare le coscienze al fine di aiutarvi in questo processo di crescita». «Felici di seguire questo progetto – ha concluso Domenico Ciancio – Vi seguiremo e sosteremo dall’esterno. Questo territorio è bellissimo. Sviluppiamolo senza fargli perdere la propria identità». Fonte “La Sicilia” del 01-11-2023