Via libera dal commissario straordinario per gli interventi infrastrutturali sulla Ss 284 e responsabile Anas per la Sicilia, Raffaele Celia, per far partire gli espropri dei terreni dove è prevista la realizzazione del raddoppio della sede stradale tra Paternò e Adrano. In questa fase, l’azione di espropriazione ricade tutta in territorio di Paternò, per una lunghezza di 3,6 km. L’intervento di raddoppio in questo tratto è stato finanziato dallo Stato con 185 milioni di euro. Un intervento atteso, questo del raddoppio della Statale 284, con due corsie per senso di marcia, che ha lo scopo di garantire più alti livelli di sicurezza per le migliaia di fruitori che ogni giorno transitano sul tratto stradale, teatro di numerosi incidenti stradali, anche mortali. La Ss 284, “occidentale etnea”, è il principale snodo viario, per i territori di Adrano, Bronte, Biancavilla, Ragalna, Randazzo, Santa Maria di Licodia e Paternò. Attualmente, la sede stradale, è ad una sola corsia per senso di marcia, con un tracciato caratterizzato da alcune curve e lunghi rettilinei (teatro, questi ultimi, di numerosi incidenti stradali, perché utilizzati dagli automobilisti per sorpassi con invasione di corsia opposta). Secondo il progetto di raddoppio, l’intero intervento si sviluppa su un tracciato lungo complessivamente 15 km. Il piano prevede il miglioramento delle intersezioni e la sistemazione degli accessi, con la realizzazione di una strada “extraurbana secondaria” nel tratto fra Adrano e Adrano sud (per circa 1,7 km) e “extraurbana principale” nel tratto fra Adrano sud e Paternò (per circa 12,9 km).
Così come da progetto, la Statale sarà collegata alla rete stradale secondaria da 7 svincoli. L’intervento prevede, inoltre, la realizzazione di 14 ponti, 5 viadotti, 12 sottopassi e 4 cavalcavia. I fondi necessari per realizzare l’intera opera viaria, dunque, anche i lotti successivi, ammontano allo stato attuale a 480 milioni di euro circa. In questa prima fase, come detto, grazie ai fondi stanziati, partiranno gli interventi del primo stralcio dell’opera, da Paternò fino a Santa Maria di Licodia. E non è l’unico intervento previsto. C’è infatti da migliorare la sicurezza anche della Ss 121, la Paternò-Catania. Per questa infrastruttura si attende, ormai da mesi, l’avvio dei lavori per il rifacimento dello svincolo d’accesso e d’uscita dalla Statale 121, per Paternò. Mary Sottile Fonte “La Sicilia” del 30-08-2024