Ieri sera, alle ore 18.30 circa, a seguito di segnalazione della presenza di due individui sospetti introdottisi per la perpetrazione di un furto presso un’abitazione a Ramacca, una pattuglia della locale Stazione composta dal Comandante, Maresciallo Luigi Antonino, ed altri due suoi militari, l’App. Gianluca Sciannaca e l’App. Calogero Di Dio, interveniva in via Giuseppe Giusti. I Carabinieri, giunti sul posto, effettuavano un’accurata ispezione dell’immobile, posto su quattro livelli, presupponendo la presenza dei malfattori ancora all’interno. Mentre l’App. Di Dio sostava in prossimità dell’ingresso della casa con funzione di copertura, il maresciallo Antonino e l’App. Sciannaca, dopo avere constato il furto tentato di una cassaforte in una stanza, nella prosecuzione del sopralluogo ed attività di ricerca dei malviventi, notavano una botola che dava accesso al sottotetto del palazzo, attraverso una scaletta pieghevole. I militari si spingevano, con coraggio e senso del dovere, fin sotto il solaio al fine di verificare la presenza dei ladri. L’App. Sciannaca, verosimilmente confidando sulla sua tenuta, poggiava i piedi su un lucernaio in vetro provocandone il cedimento e cadendo conseguentemente nella tromba delle scale, altra circa 12 metri. Il militare veniva trasportato immediatamente presso l’ospedale di Caltagirone dove giungeva già cadavere. L’App. Gianluca Sciannaca, 41enne, originario di Militello Val di Catania, ricordato da colleghi ed amici tutti per il particolare attaccamento all’Istituzione ed il non comune senso del dovere, nonché per la sua spontaneità, semplicità e solarità, lascia gli anziani genitori, un fratello ed una sorella. I funerali si svolgeranno domani, alle ore 12.00, nella Chiesa di San Benedetto di Militello Val di Catania sita nell’omonima piazza alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Tullio Del Sette, del Comandante Interregionale “Culquaber”, Generale di Corpo d’Armata Silvio Ghiselli, del Comandante della Legione “Sicilia”, Generale di Brigata Riccardo Galletta, del Prefetto di Catania Maria Guia Federico e dei vertici locali dell’Arma.