Si abbatte per i contribuenti randazzesi la scure dell’aumento delle tasse locali. Il Consiglio comunale ha approvato a maggioranza l’adeguamento delle tariffe del servizio acquedotto, prevedendo un aumento del 33,41%. Più cara anche la Tari a causa della rimodulazione del Piano finanziario della raccolta dei rifiuti aumentato di circa 247 mila euro che, non è stato sinora quantificato in percentuale a carico dei contribuenti. «Un aumento obbligato – ha dichiarato il sindaco Francesco Sgroi – impossibile da evitare. Il capo della Ragioneria mi ha detto che nostri conti non sono in equilibrio. Per l’acquedotto le entrate sono minori delle spese. E la legge impone di coprire tutte le spese del servizio. Inoltre nella delibera approvata dal commissario, a sentire gli uffici, mancavano le voci di depurazione e fognatura, mentre il costo del personale era sottostimato». Critica l’opposizione che ha ricordato come nel 2013 per una proposta di aumento di appena 10 euro si era parlato di “macelleria sociale”. «Per il servizio idrico ogni famiglia – ha affermato Nino Grillo – ci sarà un aumento in media di 50 euro. Si pagherà di più anche perché è stato proposto un aumento delle spese del personale interno da 150 mila a 284 mila euro. Noi non comprendiamo questo aumento, chiediamo che venga ridotto, come temiamo che, così come sono stati fatti i conti, i cittadini pagheranno due volte depurazione e fognatura». Duri anche gli altri consiglieri dell’opposizione, cui il sindaco però ha replicato, accusandoli di populismo: «Per anni si è mantenuto questo Comune nella illegalità contabile –ha replicato Sgroi – Venivano garantiti i servizi con le entrate inferiori alle uscite. E quando non si coprono i costi si creano debiti fuori bilancio che pagano i cittadini. Paghiamo il costo dell’energia aumentato del 40% perché in passato non si sono pagate le bollette». Il sindaco poi ha aggiunto che prima il costo del servizio del personale non era perfettamente determinato e che i cittadini non pagheranno due volte depurazione e fognatura. Con l’opposizione contraria il Consiglio ha approvato gli aumenti. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 01-08-2018