«Dobbiamo garantire maggiore sicurezza in città e nelle campagne. Per farlo però dobbiamo affidarci a professionisti privati». La voce è quella del sindaco Francesco Sgroi, a qualche giorno dal rocambolesco tentativo di furto in due gioiellerie del centro. «Le forze dell’ordine mi dicono – precisa Sgroi – che il numero dei reati a Randazzo non è poi così allarmante. Ma quanto avvenuto la scorsa settimana, e soprattutto in passato nelle campagne, ci costringe a porre rimedio». Il sindaco si riferisce ai furti dal sapore di danneggiamento che hanno visto estirpare interi uliveti appena piantati o ai reati che si verificano nelle campagne che non sempre i proprietari denunciano, per paura di avere danni maggiori. Ma, nonostante questi meritino particolare attenzione, come più volte ha denunciato l’associazione antiracket Asaec di Catania alla Prefettura, niente finanziamento per telecamere per la cittadina, con i proprietari che si sentono un po’ abbandonati. I carabinieri fanno l’impossibile, organizzando ronde e iniziative di controllo, ma il territorio è troppo vasto, le esigenze molteplici e gli organici troppo esigui, con i furti e i danneggiamenti spesso dilatati nel tempo.
«Se il ministero – aggiunge Sgroi – quantifica i fenomeni guardando solo il numero delle denunce difficilmente potrà avere contezza di cosa accade davvero qui. Ringrazio i carabinieri perché ci mettono l’ani – ma, ma dobbiamo pensare anche ad altro. Ritengo che dobbiamo rivolgerci a istituti di vigilanza privata». Il problema però sono i costi. «Quello dei furti e dei danneggiamenti è un problema reale e sociale – conclude Sgroi – Farò il possibile affinché il Comune contribuisca alle spese». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 28-09-2021