Il Collegio salesiano San Basilio, praticamente chiuso da quando i salesiani sono andati via, può tornare a essere fruito. Il sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi, e l’Ispettoria salesiana sicula “San Paolo” hanno firmato una convenzione che vedrà in futuro il Comune gestire e utilizzare il piano terra del Collegio con l’annessa biblioteca salesiana. «Rendiamo vivo e accessibile – dice il sindaco Sgroi subito dopo la firma – il piano terra del Collegio e mettiamo a disposizione di studiosi e appassionati la biblioteca salesiana unita alla nostra biblioteca intitolata a don Virzì. Sarà un modo per restituire alla città quello che è stato un importante tempio della cultura». «Premesso – si legge nella convenzione – che il Comune attualmente non dispone di una biblioteca aperta al pubblico, essendo quella comunale chiusa da tempo, che la Famiglia salesiana possiede un biblioteca custodita nel Collegio, si potrebbero alloggiare, pur restando appannaggio delle rispettive proprietà, i due patrimoni librari e altre forme museali e culturali, nel piano terra del Collegio San Basilio, al fine di realizzare una grande biblioteca aperta al pubblico».
«L’intento – continua il primo cittadino – non è solo quella di realizzare una grande biblioteca, ma di trasformare il piano terra del Collegio in un polo culturale vivo, fruito e vissuto da giovani e studiosi. Sarà un modo per rivivere il Collegio, chiuso da tempo, tramandare e salvaguardare l’esempio e l’identità salesiana e mantenere vivo il ricordo della loro presenza a Randazzo che tanto ha giovato nella formazione dei giovani. Non dimentichiamo che il Collegio San Basilio di Randazzo è stata la prima casa salesiana fondata in Sicilia per esclusivo volere di Don Bosco». E per firmare la convenzione a Randazzo sono giunti don Giovanni D’Andrea, ispettore salesiano per la Sicilia, e don Enzo Ferrarella, legale rappresentante dei salesiani in Sicilia. Presenti il segretario comunale dott. Antonio Tumminello, la Giunta municipale e il dott. Paolo Parlavecchio. «I salesiani – ha affermato don Giovanni D’Andrea – giunsero qui nell’ottobre del 1879. Oggi a distanza di 140 anni firmiamo questa importante convenzione che intende ridare vigore al Collegio, affinché torni a essere volano della divulgazione della cultura. L’au – gurio è che non solo la fruizione della biblioteca, ma la sinergia fra Comune e Opera salesiana, possa attuare il fine indicato da Don Bosco, ovvero di formare sempre più onesti cittadini e buoni cristiani». Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 22-08-2019