Se è vero che la musica sviluppa il pensiero creativo e la sensibilità artistica ed estetica, l’offerta formativa nell’Istituto comprensivo “Edmondo De Amicis” di Randazzo ha fatto un bel balzo in avanti. Dal prossimo anno, infatti, l’istituto avrà l’indirizzo musicale per la scuola secondaria di primo grado. Un riconoscimento che premia le capacità didattiche di una scuola da sempre al servizio dell’istruzione. Il riconoscimento è stato ufficializzato in occasione della visita ufficiale del dirigente dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, Ufficio VII di Catania, dott. Emilio Grasso. Il provveditore, accolto dal dirigente dell’istituto, prof. Salvatore Malfitana, visitando tutte le scuole del Comune di Randazzo si è particolarmente soffermato alla “De Amicis”, annunciando che il prossimo anno gli studenti della scuola media di Randazzo, volendo, potranno studiare musica in maniera più approfondita: «La gradita visita del provveditore – ha affermato il preside Malfitana – ha avvicinato l’Ufficio scolastico di Catania al territorio randazzese ed è stata l’occasione per l’intera comunità scolastica di conoscere e apprezzare il lavoro svolto dal dottor Grasso per rispondere ai bisogni delle scuole della provincia. Ci ha fatto enorme piacere – ha continuato il dirigente – il fatto che l’incontro abbia sancito il riconoscimento all’istituto comprensivo dell’indirizzo musicale per la scuola secondaria di primo grado, a partire dall’anno scolastico 2022/2023».
E l’indirizzo musicale per la scuola media rappresenta un vero traguardo per tutta la comunità scolastica randazzese, un traguardo frutto certamente della tenacia del professor Salvatore Malfitana, che ha chiesto con forza il nuovo indirizzo, affinché le potenzialità musicali presenti nelle giovani generazioni randazzesi ricevessero degna attenzione da parte dei competenti uffici scolastici. La notizia è stata appresa con soddisfazione dalla popolazione, perché studiare musica è un’attività che sviluppa diverse facoltà ed è un’ottima occasione per socializzare e, anche se non è necessariamente finalizzata ad una professione, rimane per sempre un’esperienza di arricchimento del patrimonio culturale personale. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 12-05-2022