«Non ci poteva essere modo migliore per celebrare la Giornata della legalità e ricordare al meglio Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della scorta che persero la vita. Questo albero che oggi insieme con i ragazzi abbiamo piantato rappresenterà per sempre la nostra voglia di combattere per la legalità, principio fondante della convivenza civile». Sono le parole del sindaco Francesco Sgroi alla fine della cerimonia in occasione della Giornata della in cui il Comune ha piantato in albero in piazza Loreto. Presenti gli assessori Enrichetta Giardina e Gianluca Anzalone, organizzatori dell’evento assieme al sindaco, la Giunta municipale, il presidente del Consiglio comunale, Carmelo Scalisi, e diversi consiglieri comunali. Con loro i comandanti del Distaccamento della polizia stradale di Randazzo, Santino Mangiò, e della polizia municipale, Gaetano Cullurà, assieme ad una folta rappresentanza di studenti degli Istituti scolastici De Amicis ed Enrico Medi che hanno vissuto un importante momento educativo.
«Esatto! – ci ha spiegato l’assessore all’Istruzione, Enrichetta Giardina – eventi come questo servono non solo a ricordare, ma rappresentano un importante momento formativo. Le istituzioni hanno il dovere di essere da guida all’educazione della legalità, sinonimo di libertà e unica via per poter sperare in un futuro migliore. La piantumazione di un albero è un atto simbolico che racchiude la voglia di rinascita e il rifiuto al grigiore di qualsiasi forma di mafia e di criminalità». «Doverosi – ha concluso l’assessore Giardina – i ringraziamenti alle forze dell’ordine». «Non bastano solo le leggi – ha concluso l’assessore alla Cultura, Gianluca Anzalone – occorrono le nostre coscienze e il nostro continuo impegno. Non possiamo fermarci solo alle ricorrenze ma serve una mobilitazione delle istituzioni che, con costanza e perseveranza, educhino alla legalità. Oggi abbiamo voluto la presenza di una delegazione delle scuole perché è proprio di questo grande contenitore di conoscenza che le mafie hanno paura. Giovanni Falcone, la moglie e la sua scorta, ma penso anche a tanti altri come don Pino Puglisi. Ricordare e costruire un futuro migliore si può, partendo da noi stessi». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 24-05-2023