Il sostituto procuratore generale, Rosa Miriam Cantone, ha chiesto la conferma della condanna di primo grado per l’ex parroco della Basilica di Santa Maria di Randazzo, Enzo Calà Impirotta, accusato di violenza sessuale. Il processo, che si celebra con il rito abbreviato, si svolge davanti ai giudici della prima sezione d’Appello. In primo grado Calà fu condannato dal Gup Flavia Panzano, a quattro anni di reclusione per violenza sessuale. Il prete venne accusato di avere tentato di usare violenza nei confronti di un giovane diciassettenne. Il giudice sancì per lui anche l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici e per sempre “da qualsiasi ufficio attinente alla tutela e alla curatela e da qualsiasi incarico nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché da ogni ufficio o servizio in istituzioni frequentate prevalentemente da minori”. Venne stabilito anche un risarcimento provvisionale di ventimila euro. Ad accusare il prete, nel febbraio del 2009, fu la stessa vittima, nel frattempo divenuta maggiorenne, che si rivolse alla Procura. I fatti denunciati e per i quali il prete venne poi condannato sarebbero avvenuti tra il luglio del 2004 fino all’aprile del 2005. Nella prossima udienza toccherà ai difensori. OR. PROVIMI Fonte “La Sicilia” del 05-04-2018