Da ieri Randazzo è la “capitale” del versante nord dell’Etna per l’addestramento e l’allevamento dei cani da caccia. Il dott. Salvatore Diliberto, in qualità di rappresentante della Regione, ha inaugurato la nuova zona cinologica del vulcano. La terza della provincia di Catania ( le altre sono a Catania e Caltagirone). Diciannove ettari di terreno privo di fauna stanziale, sito in contrada Torrazze, riservato ai cani e ai padroni cacciatori che in tutto il periodo dell’anno, anche quando la caccia è chiusa, potranno, allenarsi a cacciare ogni tipo di fauna da allevamento che sarà immessa per l’occasione dalla sezione provinciale della Federazione siciliana della caccia. “E’ un’area – dice il dott. Diliberto – dove i cani possono solo allenarsi e addestrarsi, anche se la fauna da allevamento che sarà immessa potrà essere abbattuta. In pratica quando la caccia è chiusa, i cacciatori hanno il problema di dover allenare o comunque non far perdere l’abitudine a cacciare ai propri cani che hanno bisogno di spazi. In quest’area riservata e controllata potranno farlo”. “La gestione – continua Diliberto – è stata affidata alla sezione provinciale della Federazione Italiana della caccia di Catania che ha presentato il programma e il regolamento”. Per entrare all’interno dell’area i cacciatori dovranno telefonare alla Federcaccia provinciale, con sede a Randazzo e pagare un contributo che non potrà superare i 5 euro. E in occasione dell’inaugurazione a Randazzo sono arrivati, da tutta la provincia, cacciatori e cani da caccia che si sono anche misurati in una gara: “I cani che vede – dice Cateno Di Bella, presidente provinciale Federcaccia – sono tutti da ferma. Stiamo attuando una prova di qualificazione provinciale del campionato italiano di caccia San Umberto”. E la finale si disputerà domenica nella nuova zona cinologica. Chi si qualificherà l’8 novembre disputerà la finale nazionale a Forlì.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 21-10-2008