Un presunto appartenente alla cosca “Mangani – Ragaglia”, vicina al clan dei Laudani e operante nel territorio di Randazzo, è stato arrestato nella giornata di martedì da personale della squadra mobile di Catania, che gli ha notificato un ordine di esecuzione emesso dalla locale Procura Generale della Repubblica. In manette è finito Sebastiano Saglimbene, trentasei anni, di Taormina, che deve espiare la pena a otto anni di reclusione per associazione mafiosa, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, rapina aggravata ed altro. L’uomo, per tali fatti, nel 2001 era stato destinatario, assieme ad altre nove persone, di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione mafiosa. Resosi irreperibile fino al settembre del 2002, venne arrestato sempre da personale della squadra mobile negli imbarcaderi dell’isola di Lipari, dove si era recato in vacanza. Gli investigatori riferiscono che il Saglimbene è stato ripetutamente denunciato in passato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, rapina, furto, estorsione, incendio aggravato, usura ed altro. Inoltre l’uomo è stato anche sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata. Sebastiano Saglimbene è stato rintracciato da personale della squadra “Catturandi” nella sua abitazione, l’uomo non ha avuto modo e forse voglia di tentare la fuga e si è lasciato ammanettare.
Fonte “La Sicilia” del 17-04-2008