“Sono stato onorato di rappresentare la mia Città. Mi riproporrò per la carica di sindaco”. Chiude così Francesco Sgroi la conferenza stampa tenuta ieri sera nella sala della Giunta. Il sindaco, se la situazione che si è venuta a creare in Consiglio comunale non dovesse cambiare, ipotizza anche la data delle dimissioni. «Il 28 febbraio – afferma – o meglio 60 giorni prima della possibile prima data utile per chiedere al popolo di votare. All’assessorato degli Enti locali ho avuto conferma che per le amministrative si voterà a maggio del 2022». Il sindaco assicura che la decisione è netta ed irrevocabile a meno che non accada quello che adesso sembra impossibile, «ovvero – afferma sempre il sindaco – che alcuni consiglieri compiano 10 passi indietro, permettendomi di completare il programma elettorale». La conferenza stampa, infatti, è stata convocata all’indomani di un Consiglio comunale particolarmente acceso. Tutto è nato perché il capogruppo del partito di Diventerà Bellissima, Freddy Pillera, ha proposto un emendamento all’interno del Dup sottoscritto da 10 consiglieri, chiedendo di modificare la modalità di finanziamento dell’ampliamento del cimitero da privata a pubblica. Per il cimitero infatti il Comune era pronta pubblicare un bando con il sistema project financing. Per i consiglieri che sostengono Sgroi si è trattato di un emendamento dal sapore prettamente politico, proposto per impedire all’Amministrazione di risolvere l’annoso problema dei posti al cimitero. «No – ha replicato fra gli altri il consigliere Sara Sindoni – oggi il quadro è cambiato, potremmo utilizzare i fondi pubblici provenienti dal Pnrr».
Ne è venuto fuori un dibattito a tratti scabroso, come non si vedeva dai tempi in cui sindaco era Michele Mangione, con i consiglieri del gruppo “Vivere Randazzo” che hanno avuto l’opportunità di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. «Non potete adesso – hanno detto in tanti – biasimare la legge dei numeri, dopo che per anni l’avete fatta valere». Nel batti e ribatti il neo assessore e consigliere Carmelo Scalisi ha annunciato le proprie dimissioni da vicepresidente, affermando di voler presentare la sfiducia al presidente del Consiglio comunale Alfio Ragaglia. Alla fine il Consiglio, a maggioranza e senza i consiglieri che sostengono Sgroi, ha votato l’emendamento inserito nel dup, modificando la fonte del finanziamento per l’ampliamento del cimitero. Poi all’unanimità ha approvato altri provvedimenti, ma rinviato al 27 dicembre l’approvazione del Bilancio: «Il 22 chiude la tesoreria del ministero – commenta il sindaco Sgroi – e non potremo avere i finanziamenti di fine anno. Così non si può più andare avanti». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 12-12-2021