Randazzo. Saranno ospitati nell’Istituto “Santa Caterina” i bambini della scuola d’infanzia del plesso Cappuccini del Comprensivo Edmondo De Amicis. Questa la decisione del sindaco Michele Mangione, dopo che la «Cappuccini» è stata dichiarata inagibile. Tutto è cominciato quando, a seguito della segnalazione di un genitore finita in Consiglio comunale, l’Ufficio tecnico ha effettuato un sopralluogo. «I tecnici – dice il sindaco – hanno rilevato come una parte del tetto fosse ammalorato. Intendiamoci – continua – l’edificio non è pericolante, ma non può ospitare i bambini». Ed il plesso Cappuccini fino ad oggi ha ospitato due sezioni della scuola d’Infanzia di circa 18 bambini per classe, bimbi che per adesso sono stati sistemati nell’aula magna del plesso centrale del De Amicis. Chiarom però, che si tratti di una sistemazione provvisoria, con il sindaco chiamato a trovare classi negli altri istituti scolastici del paese. Fra le strade da percorrere o quella adottata, ovvero trasferire le due classi a Santa Caterina, oppure trasferirli nel più lontano plesso di via Dei Romano. Ma quest’ultima ipotesi è stata osteggiata dai genitori dei bambini della Cappuccini. «Al sindaco abbiamo scritto una lettera – afferma la rappresentante di classe, Isabella Magro – chiedendo esplicitamente di trasferire i bambini in un edificio non lontano dal nostro quartiere. Non tutti i genitori, infatti, hanno la possibilità di accompagnare i figli in auto». Ed il sindaco ieri ha ricevuto in Comune una delegazione dei genitori, assicurando loro che mai avrebbe trasferito le classi nella lontana via dei Romano, ma nel più vicino istituto Santa Caterina. Se la decisione ha soddisfatto i genitori, lascia aperto il dibattito sulla riorganizzazione dei plessi scolastici. Santa Caterina ospita già alcune sezioni del Circolo didattico Don Milani che adesso dovrà condividere gli stessi ambienti con il Comprensivo De Amicis. Cosa che, del resto, già accade però nel plesso di Via dei Romano. Per questo in tanti avevano ipotizzato la possibilità di riorganizzare gli edifici scolastici evitando alle due direzioni di condividere gli stessi ambienti. «Per adesso – conclude il sindaco – l’emergenza era quella di trovare una sede dignitosa per i bambini della “Cappuccini”. L’anno prossimo affronteremo il problema della riorganizzazione degli istituti scolastici in funzione delle direzioni didattiche. Farlo oggi avrebbe creato disagi ad altre classi».
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 28-10-2014