Giro di vite da parte dei carabinieri di Randazzo sul fenomeno della droga nelle scuole. Ieri mattina alle 10 in punto, infatti, i militari dell’Arma hanno effettuato un blitz all’interno dell’istituto superiore “Enrico Medi” di Randazzo, controllando tutte le classi dei due plessi del Commerciale e del liceo classico. Il comandante della Stazione, maresciallo capo Roberto Caccamo, insieme ai colleghi del Nucleo Radiomobile e dell’unità cinofila di Nicolosi, hanno fatto irruzione nell’istituto scolastico, chiedendo al dirigente ed al personale di servizio di impedire l’accesso nei servizi igienici e di evitare temporaneamente che i ragazzi lasciassero le proprie aule. Poi i carabinieri insieme a Rex, un abile pastore tedesco addestrato per fiutar sostanze stupefacenti, sono entrati nelle classi, sospendendo di fatto le lezioni e cogliendo di sorpresa studenti e docenti. Prima di far entrare in azione Rex, il comandante Caccamo ha avvertito i ragazzi che si trattava di un’operazione antidroga ed ha invitato coloro che conservavano degli spinelli di consegnarli spontaneamente. Poi il cane antidroga ha cominciato ad annusare banchi, giubotti e zaini. Un’operazione minuziosa durata ben 3 ore, con i carabinieri che hanno prima controllato le aule, poi i bagni ed infine il giardino attorno l’edificio scolastico, dove Rex ha trovato tre filtri di spinelli già fumati qualche giorno prima, segno evidente che il fenomeno dell’uso delle sostanze stupefacenti esiste. I carabinieri hanno preferito il blitz al classico appostamento con i cani all’ingresso dell’istituto, per impedire che i ragazzi si liberassero della droga prima di passare il controllo. Nessuno degli studenti, comunque è stato trovato in possesso di marijuana o di qualche altro tipo di sostanza stupefacente. Così, da possibile operazione repressiva, quella dei carabinieri di Randazzo si è trasformata in una operazione preventiva. Interventi simili i carabinieri, infatti, ne continueranno a fare sia al “Medi” che in altri istituti, con l’obiettivo di scoraggiare chi pensa di portare in classe qualsiasi tipo di droga.
Fonte “La Sicilia” del 30-04-2010