Un incendio di chiara origine dolosa ieri mattina ha distrutto la casa in campagna di un imprenditore di Randazzo. Ma le indagini effettuate dai carabinieri sembrerebbero almeno fino a questo momento, escludere ogni legame fra il rogo e l’attività lavorativa dell’imprenditore. Sita nelle campagne interne di Montelaguardia, frazione di Randazzo, la casetta di campagna è andata completamente distrutta, con il fuoco che ha provocato ingenti danni alla struttura. L’allarme è scoppiato intorno alle ore 6 e 30 del mattino e subito sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Randazzo e una pattuglia dei carabinieri. Le fiamme erano così alte che in un battibaleno hanno fatto crollare il tetto di legno. Solo dopo quattro ore d’intenso lavoro i vigili del fuoco hanno avuto ragione del rogo. Spento l’incendio, sono entrati subito in azione di carabinieri del Radiomobile e della stazione di Randazzo. Sembrerebbe che chi ha appiccato le fiamme abbia forzato la serratura di una porta di ferro che permette l’accesso direttamente nella camera da letto. Poi, probabilmente utilizzando del liquido infiammabile, ha appiccato il fuoco. Vista la velocità con cui le fiamme hanno distrutto il tetto della casa non è impossibile che il liquido infiammabile sia stato gettato sui materassi. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri che, pur mantenendo l’assoluto riserbo, sembrano intenzionati a percorrere un pista ben precisa.
L. S. Fonte “La Sicilia” del 20-03-2012