Quando circa 6 anni fa il Comune consegnò gli appartamenti delle case popolari in contrada San Lorenzo, le 20 famiglie aggiudicatarie erano troppo contente per protestare sul fatto che la strada che ufficialmente dovevano percorrere per arrivare a casa, era una mulattiera in terra battuta, sempre piena di rovi ed erbacce e così stretta da essere impercorribile da un’auto. Non hanno protestato anche perché l’ingresso era comunque raggiungibile attraversando il terreno di un privato, che non ha mai protestato. Adesso, però, questo terreno quando piove si trasforma in lago di fango (nella foto). A seguito di alcuni lavori, infatti, è stata portata della terra che impedisce all’acqua di scorrere. E così i residenti, durante e dopo le piogge, non possono uscire a piedi, ma devono far passare le proprie auto dentro l’acqua. Così i residenti, infuriati, si sono decisi a protestare e denunciare uno stato di degrado in tutta l’area, dominata anche da carcasse d’auto con i parabrezza in frantumi e cassette dell’Enel che i residenti ci dicono di aver chiuso con il fil di ferro. «Crediamo sia giunto il momento di dire basta – ci dicono – chiediamo da tempo, invano, l’intervento delle autorità». «Le auto sono sotto sequestro giudiziario – risponde il sindaco di Randazzo, Ernesto Del Campo – ma vedremo come spostarle da lì».
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 18-03-2009