Insieme, tutti quanti, per cementificare l’aggregazione tra i fedeli e riproporre con forza ruoli e scopi delle Confraternite, che fin dai tempi del medioevo esercitano opere di carità ed incrementano il culto della Chiesa. Tutto questo è stata la settima edizione del “Raduno diocesano delle Confraternite della Diocesi di Acireale” che il presidente confederazione diocesana, Franco Scarpignato, quest’anno ha voluto organizzare a Randazzo. Così più di 40 Confraternite provenienti dai quasi tutti i Comuni della Diocesi e circa 500 confrati ieri sono giunti per ascoltare, nella Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, don Giuseppe Pavone, direttore della Pastorale giovanile diocesana sul tema: “I giovani e la pietà popolare – Risorse e Tradizioni”. «Un modo – ha affermato il presidente Scarpignato – per riaffermare il ruolo e lo spirito delle Confraternite». Poi il corteo fino alla Basilica di Santa Maria, dove il vescovo Antonino Raspanti ha concelebrato il solenne pontificale: «Che i segni ed i vestiti che oggi portate –ha detto il vescovo – simbolo della vostra dedizione, siano segno della vostra vita». Presente l’Amministrazione comunale con il sindaco Francesco Sgroi che ha fatto omaggio al vescovo del libro “Randazzo Città medievale” del prof. Salvatore Agati che riporta un dotto capitolo sulle confraternite di Randazzo, facendo risalire la loro nascita addirittura ai primissimi anni del 1500. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 26-11-2018