Caparbi e decisi a porre i loro problemi in tutte le sedi, perché si sentono periferia della periferia. Sono i residenti di Montelaguardia, verde frazione di Randazzo, pronti a riunirsi sul sagrato della chiesa del Cristo Re della Pace per fare gruppo e battersi per risolvere i tanti problemi. A fare da portavoce per tutti sono principalmente in tre: Alfino Scala, Salvatore Guidotto e Giovanni Mangano: «Il problema più grave – dicono – è quello dell’interruzione (nemmeno breve) dell’energia elettrica a ogni piccolo temporale.Ogni anno qualcuno di noi deve svuotare un frigorifero perché gli alimenti sono andati a male a causa delle lunghe interruzioni di corrente. Non capiamo. Noi paghiamo come tutti gli altri, ma in centro questi disservizi non si verificano con la stessa intensità. Vogliamo capire perché». Viste le difficoltà e la replica dell’Enel che non conferma il reiterarsi dei disservizi, il nostro giornale ha creato un contatto fra la gente e l’Enel. L’ufficio stampa Enel, infatti, proverà a mettere in contatto la gente con un loro incaricato. Ma a Montelaguardia non si verificano soltanto interruzioni di corrente elettrica, che poi provocano un blak-out idrico e forse pure telefonico, mai residenti lamentano una scarsa ed insufficiente illuminazione pubblica a causa di guasti delle lampade sulla Ss 120, dove la sicurezza stradale è una utopia. Senza considerare che spesso la frazione è teatro di scarichi abusivi di rifiuti. «Dove di nostra competenza – assicura l’assessore Alfio Ragaglia – faremo il possibile per intervenire». Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 18-03-2012