Qualcuno non ci sperava più, altri attendevano con impazienza questa notizia. Oggi, in ritardo di 15 giorni, rispetto agli anni scorsi s’inizia il servizio antincendio nel versante nord dell’Etna. Da domani e fino a lunedì, visite mediche permettendo, a scaglione decine e decine di disoccupati verranno “arruolati” nel famoso contingente antincendio, chiamato ad intervenire ad ogni rogo che i piromani appiccheranno nelle campagne. Uomini che nelle loro speciali tute arancioni, effettuano turni di 24 ore su 24, pronti ad intervenire in caso di incendi nei boschi e nelle campagne. Ce ne dà notizia il segretario provinciale della Flai Cgil, Alfio Mannino, confermando che il numero degli assunti è uguale allo scorso anno. Ma attualmente ritardi e lacune sembrano caratterizzare il nuovo servizio. «Intanto – afferma Mannino – oltre a partire in ritardo, il servizio non sarà subito operativo al 100%. Bisognerà che i lavoratori completino le visite mediche, prima che vengano tutti assunti. Oltre a ciò, non tutti i mezzi sono pronti, senza dimenticare che i disagi vissuti nei mesi scorsi hanno fatto sì che non si effettuasse una sola, dico una sola, giornata per pulire i boschi e realizzare i viali parafuoco. Diciamo che, a causa di molteplici ritardi, stiamo affrontando il caldo estivo in maniera alquanto precaria». Oltre a ciò, c’è il fatto che i lavoratori al momento saranno assunti solo per 50 giorni, ma secondo Mannino il rischio che il servizio resti scoperto in pieno agosto è alquanto remoto: «E’ il rischio che mi preoccupa meno – afferma Mannino – per l’antincendio sono necessari circa 70 milioni ed il governo fino ad oggi è riuscito a prevederne 38, ma è solo questione di tempo. Le risorse ci sono». A preoccupare Mannino, invece, è la possibilità che la Protezione civile nazionale riduca del 50% le risorse per gli interventi aerei: «Lo ha detto il commissario Gabrielli – conclude – speriamo non sia così». Intanto, questi i numeri degli operai assunti per ogni Comune: 58 a Bronte, 52 a Maletto, 30 a Maniace, 40 a Castiglione di Sicilia, 30 a Linguaglossa e 92 a Randazzo. Come ogni anno, saranno suddivisi in coloro i quali sono impegnati nello spegnimento degli incendi, i Vigili del fuoco, le vedette e gli autisti di autobotti e camion.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 26-06-2014