Che sia la volta buona per risolvere l’annoso problema della depurazione delle acque reflue. Il Commissario unico per le procedure di infrazione nei confronti dei Comuni che non depurano correttamente le acque reflue ha messo a disposizione del Comune ben 5 milioni euro per effettuare i lavori a depurare correttamente gli scarichi fognari. Per utilizzarli però bisognava avere un progetto esecutivo. Il Comune ha ottenuto dalla Regione le somme per redigerlo. «Randazzo è stato ammesso – afferma il sindaco Francesco Sgroi – a un finanziamento dell’assessorato regionale alle Infrastrutture per 353 mila euro. Queste somme saranno utili per far sì che Randazzo non sia più uno dei Comuni che costa alla Sicilia la procedura d’infrazione da parte dell’Unione europea per la non corretta depurazione delle acque reflue. «È noto infatti – continua – come una piccola parte del centro storico non scarichi nel depuratore di contrada Ciarambella scaricando sul fiume. I randazzesi sanno che anche una sentenza del Tribunale ha obbligato il Comune ad adeguare il depuratore. L’impianto, infatti, se da una parte risponde ai requisiti della legge regionale vigente ai tempi della realizzazione, oggi non risponde ai requisiti della più stringente legge nazionale. Avevamo l’obbligo di intervenire».
E l’occasione per intervenire il sindaco l’ha avuta quando il commissario unico per la procedura di infrazione ha messo a disposizione di Randazzo la somma di 5 milioni di euro per adeguare gli impianti di depurazione e collegare le vie Roma e Fiera del quartiere di San Nicolò alla rete fognaria. «C’era solo un problema – spiega Sgroi –queste somme messe a disposizione dal Commissario potevano essere utilizzate solo se il Comune fosse stato in possesso di un progetto esecutivo. E purtroppo noi ne siamo privi. Ho deciso quindi di tentare l’impossibile. Ho investito l’arch. Aldo Meli, responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune, di presentare istanza per accedere al fondo di rotazione della Regione. Sapevamo che la Regione avrebbe finanziato i progetti dando precedenza alle domande in base all’ordine di arrivo e l’arch. Meli ha lavorato anche di notte pur di riuscirci. Siamo stati i quinti in tutta la Regione. La progettazione è stata finanziata». Il 25 marzo il dirigente generale dell’assessorato alle Infrastrutture, arch. Salvatore Lizzio, infatti, ha firmato il decreto. «Adesso – conclude Sgroi – abbiamo le risorse per risolvere un problema annoso, un traguardo fino a ieri inimmaginabile». Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 01-04-2021