Si svolgerà martedì 27 settembre alle ore 12, al Comune di Randazzo, il vertice annunciato dal sindaco Ernesto Del Campo a seguito della sentenza del giudice di Catania, che ha condannato il Comune a chiudere il depuratore delle acque reflue fino a quando i lavori necessari non porranno fine all’emissione dei miasmi maleodoranti. Alcuni proprietari di terreni limitrofi al depuratore, infatti, rivendicando il diritto di proprietà sulle proprie terre compromesso dai continui miasmi nauseabondi provenienti dal depuratore, si sono rivolti al giudice, vincendo il primo e il secondo grado di giudizio. Dopo l’intimazione del giudice a chiudere il depuratore, il sindaco ha convocato un vertice, al quale ha invitato il commissario per l’emergenza bonifiche e la tutela delle acque in Sicilia, il direttore dell’Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente, il direttore generale del Consorzio d’Ambito territoriale ottimale Catania acque, il dirigente del II dipartimento – V servizio ambientale della Provincia Regionale di Catania, il responsabile dell’Unità operativa di Igiene pubblica dell’Asp 3 di Catania e i legali del Comune e dei proprietari, oltre ai tecnici del Comune. “Per realizzare i lavori necessari per eliminare i miasmi – dice il sindaco – ci volgiono circa 400 mila euro che il Comune non ha. Continuo a dire che la chiusura del depuratore potrebbe determinare problemi per il Comune e responsabilità per il Sindaco, per questo motivo ho convocato il vertice e affinché tutti insieme si affronti il problema e si individui un percorso da seguire. Bello sarebbe – conclude il sindaco – se dal vertice venisse fuori l’impegno di qualche ente a finanziare i lavori. In questo caso li realizzeremmo al più presto”.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 25-09-2011