Esplode il contagio a Randazzo, ma non è nelle scuole che si diffonde. Il sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi, infatti, comunica i dati dello screening effettuato sugli studenti che frequentano gli istituti scolastici randazzesi ed emerge che su 712 soggetti, fra studenti, docenti e personale Ata, solo in 17 è stata riscontrata la presenza del virus e di questi 6 non abitano a Randazzo, ma provengono da altri comuni. Eppure, il dato generale in tutto il paese che lo stesso sindaco ufficialmente comunica è sconcertante e preoccupante. Sono 66 i contagiati, ben 32 in più rispetto a 3 giorni fa. Questo perché la città attendeva l’esito del tampone molecolare da parte dell’Usca di ben 85 persone fuori dalla popolazione scolastica. Ma il dato rischia di crescere ancora, perché ancora in 49 attendono con il fiato sospeso notizie dall’Asp. Il numero dei positivi quindi potrebbe crescere ancora.
«Adesso il quadro è chiaro – afferma il sindaco Sgroi – non è a scuola che si diffonde il contagio. Le misure di distanziamento adottate dai docenti hanno permesso di limitare la diffusione del virus. E’ fuori dalla scuola che, invece, con comportamenti disattenti o superficiali, che abbiamo provocato la diffusione del virus. Vi do un particolare – continua il sindaco – a scuola su 712 persone solo 17 contagi. In una cresima su 20 invitati, 13 contagi. Adesso non possiamo più attendere. Il virus è in paese e va combattuto anche con iniziative drastiche. Per questo ieri sera mi sono sentito al telefono con l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. Mi dispiace, ma insieme con l’assessore e con l’ausilio delle autorità sanitarie, concorderemo quali provvedimenti intraprendere. E purtroppo saranno restrittivi».
E fra i 66 contagiati 2 sono stati ricoverati: uno all’ospedale di Biancavilla e l’altro al Cannizzaro di Catania. Con il Covid, infatti, non si scherza. Se molti soggetti risultati contagiati sono addirittura asintomatici, abbiamo notizie a Randazzo di persone risultate positive che hanno febbre a 39 nonostante la tachipirina, vomitano in continuazione e non si reggono in piedi. «Infatti – continua il sindaco – e noi dobbiamo evitare che il virus arrivi alla popolazione anziana. Fino a oggi ha colpito i giovani fino ai cinquantenni. Non voglio immaginare cosa potrebbe succedere se colpisse la popolazione anziana. E’ arrivato il momento di prendere tutti coscienza. Presto – conclude – informerò la città sulle misure da adottare». Per la cronaca, giovedì i tamponi agli studenti dai 12 ai 18 anni è durata fino alle 22 di sera, con tanti genitori ad aspettare fuori dagli edifici scolastici. A differenza di qualche giorno fa, tutti indossavano la mascherina e si sforzavano di mantenere il giusto distanziamento, segno che la lezione è servita. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 17-10-2020