«Per risolvere il problema della pericolosità del dosso della Ss 120 all’ingresso est dell’abitato non basta potenziare la segnaletica: quel dosso va eliminato». Il sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi, entra con decisione nel dibattito scaturito dopo che il comitato “Strade sicure”, presieduto dal professore Giovanni Di Dio, con la collaborazione di Guglielmo Trusso, attivista del M5S, ha inviato una lettera al Prefetto di Catania, all’Anas ed al sindaco stesso, chiedendo «l’istallazione immediata di una adeguata segnaletica orizzontale e verticale, anche con dei pannelli luminosi lampeggianti». «Io ringrazio il comitato per l’interessamento, – spiega Sgroi – ma loro per primi sanno che il sindaco non ha competenza nella gestione delle strade statali. Li è l’Anas che deve intervenire. Chiedere però solo il potenziamento della segnaletica, non risolve il problema. Ovvio che una opportuna segnaletica è giusto che vi sia in tutta la strada, che denuncia diversi punti critici, ma non sarà certo una banda rumorosa sull’asfalto ad impedire a qualche spericolato di sorpassare sul dosso. E tutti sanno che gli incidenti mortali si sono verificati principalmente per questo motivo». In passato, infatti, è stato proposto di dividere le carreggiate per impedire il sorpasso. «È l’Anas – replica Sgroi – ha risposto che la strada è troppo stretta per porre delle barriere “New Jersey” centrali. Per questo l’unica soluzione è eliminare il dosso che ricordo a tutti essere artificiale, costruito per far passare la strada sopra la linea ferrata della Ferrovia dello Stato “Alcantara – Randazzo” che è dismessa. Da decenni non passa sotto un treno.
Ed allora: o si allarga la strada, con costi di esproprio, oppure si riporta tutto all’orografia originale del territorio, eliminando il dosso e rendendo tutto pianeggiante». Sgroi in verità non è il primo a proporre una soluzione simile. Già nel 2015 fu indicata dall’allora consigliere comunale Carmelo Scalisi, oggi vice presidente dell’Assemblea cittadina. Poi però non se ne fece nulla anche perché, immaginiamo, questa soluzione piace poco a chi crede che la tratta ferroviaria possa essere ripristinata. «Bello sarebbe ripristinare la ferrovia – conclude Sgroi – Non mi pare però che oggi, al di là delle parole, questo progetto sia realmente in agenda. Quando lo sarà, e speriamo che lo sia presto, bisognerà spendere milioni di euro per il ripristino di tutte le infrastrutture ferroviarie. Ed allora non sarebbe impossibile realizzare un ponte sopra la strada». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 28-03-2021