“Se sono colpevoli è giusto che paghino”. E’ il pensiero un pò comune a tutti nella cittadina di Randazzo, che ieri l’altro non ha perso un solo tg, per ascoltare le ultime notizie sulle 16 ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti del clan dedito allo spaccio di droga. Ovvio che ieri i quotidiani andassero a ruba per leggere gli approfondimenti e moltissimi hanno cercato su internet il video pubblicato dai carabinieri che mostra gli incontri effettuati in Calabria. Randazzo non è grandissima, e chi conosce le persone arrestate si augura che possano dimostrare la loro innocenza riguardo a un reato considerato una piaga sociale. Comunque la cittadina è come rimasta attonita. Generale il ringraziamento ai carabinieri della Compagnia di Randazzo che con il loro lavoro sono riusciti a ricostruire le mosse del clan e porre fine al traffico di cocaina e marijuana fra Randazzo e la Calabria. Lo spaccio di droga, infatti rappresenta una piaga dolorosa per qualsiasi società ed è un pericolo soprattutto per i giovani. “Abbiamo la responsabilità e l’obbligo di educare alla legalità e ai valori – afferma l’arciprete padre Enzo Calà, parroco della Basilica di Santa Maria – Il dispiacere e il rammarico di questi giorni deve spingerci ad avere una maggiore attenzione verso la famiglia e i giovani affinchè sappiano apprezzare e quindi coltivare i valori più positivi della vita e dello stare insieme”. Il sindaco Michele Mangione ha telefonato in Caserma a Randazzo per ringraziare e complimentarsi. “Già nel primo pomeriggio di ieri, – ha dichiarato – assieme alla mia soddisfazione, ho voluto esprimere i complimenti al comandante della Compagnia di Randazzo, capitano Cosimo Vizzino, ed ai suoi uomini, per la brillante operazione. Al comandante del Comando provinciale di Catania, colonnello Alessandro Casarsa, invece, assieme alla Giunta e al presidente del Consiglio comunale, Nino Grillo, sto scrivendo una lettera, sottolineando, oltre agli apprezzamenti per la professionalità e l’impegno profusa dall’Arma, la volontà di questa Amministrazione a collaborare con le forze dell’ordine a beneficio della legalità e della sicurezza per la crescita civica e morale della città”. Ma proprio sulla crescita civica che Mangione pone l’accento: “Ritengo – aggiunge il sindaco – che a Randazzo sia arrivato il momento di affrontare seriamente il problema del comportamento civico, sintomo, a mio avviso, di un certo malessere. Nel prossimo futuro intendo riunire attorno ad un tavolo tutte le agenzie educative e le associazioni di volontariato. Con loro voglio lanciare l’allarme su alcuni comportamenti da parte dei più giovani. Io sono un docente ed alcune cose riesco a percepirle. Ed aprire il dibattito servirà a programmare un’azione coordinata contro alcuni fenomeni e chiederci il perché di altri atteggiamenti che esulano dal senso civico, come per esempio vandalismo e bullismo, che oggi sono un campanello d’allarme, ma che domani possono sfociare in altro”.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 13-03-2014
Chiudo la discussione per linguaggio inappropriato ed irrispettoso.
Si prega di mantenere un tono pacato in futuro.