Avviato il procedimento per valutare l’iter e il reale interesse pubblico del project financing per l’ampliamento del cimitero comunale. Una proposta di delibera della Commissione straordinaria, composta da Alfonsa Caliò, Cosimo Gambadauro e Isabella Giusto, infatti, ha fornito all’Ufficio tecnico un atto di indirizzo “per l’avvio del procedimento finalizzato alla revoca o all’annulla – mento, e comunque alla cessazione dell’efficacia degli atti approvati”. Il sospetto è che non tutti i passaggi effettuati per la sua approvazione abbiano a pieno rispettato la legge. Le motivazioni sono scritte nello stesso corpo della delibera: «Preso atto – si legge – che lo scioglimento del Consiglio è avvenuto anche in riferimento a situazioni di infiltrazioni o di condizionamento di tipo mafioso, connesse all’aggiudicazione di appalti, considerato che tra le vicende connesse all’affidamento di appalti e di concessioni, riportate negli atti di scioglimento, si annovera la procedura del project per la realizzazione di nuove sepolture nel cimitero, vista la nota con la quale i funzionari in sovraordinazione hanno prospettato la sussistenza di profili di illegittimità che hanno inficiato la procedura anche in relazione alla corretta valutazione dell’interesse pubblico, si formula al responsabile del IV settore atto di indirizzo per l’annullamento». Nella delibera si legge anche che i sovraordinati si sono riservati la possibilità di spiegare nel dettaglio quali siano le criticità che rischiano di inficiare un procedimento per l’amplia – mento del cimitero che in questo momento a Randazzo servirebbe come il pane.
Da qualche giorno, infatti, è scoppiato prepotentemente il problema della mancanza di posti nel cimitero. Chiunque, infatti, ha potuto constatare come alcune bare giacciano nella chiesetta del cimitero in attesa di una sepoltura. Questo anche perché, a sentire i commissari, le Suore di Carità non avrebbero più concesso l’utilizzo della loro cappella che in passato, in parte, ha risolto il problema. «E non capiamo il perché – spiegano i commissari – l’utilizzo temporaneo della cappella è stata concessa alle precedenti Amministrazioni e negata alla commissione straordinaria». E, allora, i commissari hanno dato mandato agli uffici di individuare soluzioni a breve, medio e lungo termine. Diverse le ipotesi, su cui però trapelano indiscrezioni. Si ipotizza l’utilizzo di tombe ormai abbandonate la cui concessione è scaduta o la realizzazione di nuove colombaie. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 24-09-2024