Dopo quattro anni di indagini certosine svolte dai carabinieri, il 3 marzo scorso è scattata l’operazione antimafia “Saracena”, che ha permesso di ricostruire le attività illecite di un’associazione mafiosa orbitante nella zona di Randazzo, Maletto e Maniace e legata al clan Mazzei di Catania, al cui vertice risultò esserci stato Francesco Montagno Bozzone, brontese, 64 anni, oggi in carcere. Le accuse, a vario titolo, erano associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, traffico e detenzione ai fini di spaccio di droga, questi ultimi tutti aggravati dal metodo mafioso e con la finalità di agevolare il sodalizio di riferimento. E così, dopo poco più di 4 anni di indagini, su disposizione della Procura etnea, i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip nei confronti di 18 persone. Tra queste c’era anche Sebastiano Galati Rando, nato a Bronte il 2 maggio del 1992.
A corredo dell’articolo pubblicato su queste pagine il 4 marzo scorso, dal titolo “In quattro anni di indagini svelato sistema mafioso fatto di estorsioni e droga”, c’erano le foto di alcuni arrestati. Tra queste quella di un Sebastiano Galati Rando che però non era l’uomo arrestato nel blitz, ma un omonimo di 43 anni di Bronte del tutto estraneo alla vicenda. Un mero errore ha fatto sì che venisse pubblicata la sua foto anziché quella del Sebastiano Galati Rando, 33 anni, arrestato. Ci scusiamo coi lettori e con l’interessato. Fonte “La Sicilia” del 11-03-2025 NDR: Sul nostro sito non abbiamo messo le foto degli arrestati, in quanto non inviate da chi di competenza.