Si è rischiata la tragedia sabato sera a Randazzo. Tre persone della stessa famiglia, il padre di 48 anni, e i due figli di 17 e 13 anni, sono rimasti ustionati in maniera grave a causa di una esplosione provocata da una fuga di gas. Lo scoppio si è verificato nella loro villetta di via Sangrigoli, nella tranquilla zona di Murazzo Rotto, piccola frazione di Randazzo. Erano quasi le 21, i tre stavano rincasando assieme ad alcuni familiari, quando appena aperto il portone di casa sono stati investiti da una esplosione che ha divelto gli infissi e mandato in frantumi i vetri delle finestre, schizzate anche a diversi metri di distanza fuori dalla villetta. “Abbiamo sentito un vero e proprio boato – dicono alcuni vicini – ed abbiamo capito immediatamente che era accaduto qualcosa di grave”. I tre componenti della famiglia, investiti dal calore e dallo spostamento d’aria sono stati sbalzati per terra. I parenti che seguivano, rimasti illesi, hanno lanciato l’allarme e sul posto sono arrivate le ambulanze del 118 di Randazzo, Maletto e Bronte e i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Randazzo. I tre, almeno secondo alcuni testimoni, dopo l’esplosione sarebbero rimasti vigili, ma i medici si sono resi conto subito che le ustioni erano particolarmente estese e gravi. Per questo inizialmente sono stati trasportati due all’ospedale di Bronte e il terzo a Biancavilla. Poi durante la notte, il padre e il figlio più grande sono stati trasferiti al Centro grandi ustionati dell’ospedale Cannizzaro di Catania, il fratello minore invece è stato trasportato in un ospedale di Palermo. Hanno riportato ustioni di secondo e terzo grado in gran parte del corpo, e, viste le condizioni, i medici hanno preferito riservarsi la prognosi. Difficile stabilire cosa possa aver provocato la fuga di gas. L’impianto della villetta è alimentato da due bombole poste all’esterno dell’immobile. L’ipotesi più plausibile è quella di una perdita nella tubazione che ha riempito l’ambiente fino a provocare la saturazione del gas e la successiva esplosione. (Foto da archivio)
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 16-06-2014