Questa Procura della Repubblica, nell’ambito delle indagini a carico di un 33enne di Randazzo (CT), indagato per i reati di tentata estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti, ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Catania l’emissione della misura cautelare degli arresti domiciliari, con applicazione del braccialetto elettronico, eseguita dai Carabinieri della Stazione di Randazzo. I fatti che hanno originato l’emissione del provvedimento restrittivo, in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio con gli indagati, hanno fatto luce su una vicenda che avrebbe visto l’indagato, nel giugno dello scorso anno, perpetrare un tentativo di estorsione nei confronti di un uomo 51enne, padre della propria ex convivente di 35 anni. In particolare, l’indagato avrebbe preteso la somma di €. 850,00 dal padre della sua ex fidanzata, quale rimborso spese a suo dire, per l’acquisto della droga che la 35enne, avrebbe utilizzato durante la loro relazione amorosa finita circa tre mesi prima.
Il 33enne, non si sarebbe limitato ad una semplice richiesta, ma è andato oltre quando il 6 giugno dello scorso anno, avrebbe minacciato il padre della sua ex compagna, inviando sul suo smartphone dei messaggi di testo e vocali tutti intimidatori. In particolare l’indagato, in quella data, era stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio dai Carabinieri della Stazione di Randazzo e, nell’attesa dell’udienza di convalida, posto ai domiciliari.