Sono iniziati i lavori per adattare l’ex mattatoio comunale di Randazzo a sede museale per accogliere la collezione dei pupi siciliani, oggi esposti in una sala del museo archeologico Vagliasindi. Con 426.254,65 euro il “Distretto Taormina Etna”, grazie ad un finanziamento dalla Regione siciliana, oltre a pulire e ripristinare la muratura interna ed esterna dell’immobile, provvederà ad allestire le sale. «Il museo – ha affermato il legale rappresentante del Distretto, Salvatore Spartà – prevede non solo le tradizionali sale espositive, ma anche la realizzazione di laboratori e workshop sulle tecniche di costruzione delle marionette ed è congegnato per favorire la didattica e l’apprendimento da parte dei visitatori. Punto di forza della nuova struttura sarà un allestimento originale e funzionale, in cui trovano spazio una scenografica esposizione delle marionette e diversi spazi polifunzionali da utilizzare come sale per esposizioni temporanee, sale multimediali, conferenze, laboratori, esibizioni di vario tipo, più una saletta con postazione multimediale». In pratica il museo dinamico che favorirà la conoscenza e la storia dei Pupi siciliani. Ovviamente, essendo un progetto presentato diversi anni fa, a condividerlo è stata la precedente Amministrazione comunale di Randazzo, ma l’idea di trasferire i pupi al mattatoio piace anche al nuovo primo cittadino Michele Mangione: «Sicuramente sì – afferma – anche se vedremo se ci sarà spazio per proporre qualche idea in più rispetto a quelle già previste per rendere il museo più dinamico ed attraente».
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 04-06-2014