Continuano a bruciare i fienili delle aziende zootecniche del versante nord dell’Etna. Circa 2000 covoni di fieno posti all’interno di un capannone sono andati in fumo a Murazzo Rotto, frazione di Randazzo. L’incendio è scoppiato intorno alle 23 di lunedì e sul posto sono arrivati i Carabinieri della Stazione di Randazzo e i vigili del fuoco di Maletto che, solo dopo un’intera notte di lavoro, sono riusciti a domare le fiamme che non hanno solo incenerito il fieno, ma distrutto la copertura dell’intero capannone. Ingenti quindi i danni. La azienda è di proprietà di un giovane allevatore di 33 anni residente a Randazzo. Allevatore che però non ha saputo fornire agli investigatori notizie utili per risalire all’idendità dei piromani. Esclusa anche questa volta ogni possibilità di autocombustione ( il capannone non era servito dalla corrente elettrica), i carabinieri sono propensi ad immaginare che si tratti di un dispetto fra allevatori. Questo, infatti, è il 20° fienile che và in fumo nel versante nord dell’Etna. Ed ormai sono pochissimi i fienili che si sono salvati dall’azione dei piromani che da 5 anni a questa parte pare siano diventati specialisti nell’incendiare covoni di fieno. Sul fenomeno da tempo indagano i carabinieri che, pur mantenendo il riserbo, ci fanno capire di aver intuito i motivi che hanno provocato questi incendi a catena e non è escluso che presto saltino fuori i nomi dei responsabili.